Davide Petrucci, il colpo a sorpresa del Brindisi. Una trattativa-lampo quella che ha condotto l'esperto centrocampista alla corte di Ciro Danucci: la società biancazzurra ha lavorato sotto traccia per evitare l'inserimento di altri club, assicurandosi un calciatore di spessore ed esperienza internazionale. Cresciuto nelle giovanili della Roma, il trentunenne nato proprio nella capitale (era stato anche paragonato a Totti) è un autentico giramondo: osservato, studiato e prelevato dal Manchester United fin da giovanissimo, si è messo poi in mostra con le maglie di Peterborough, Anversa, Charlton, Cluj, Rizespor, Ascoli, Cosenza e Hapoel Beer Sheva (con gli israeliani si è tolto anche la soddisfazione di battere l'Inter in Europa League). Dal punto di vista delle conoscenze e della personalità, dunque, è una garanzia. Ha qualità da vendere, tanto da poter ricoprire qualunque ruolo nel cerchio centrale del campo. Nel 4-2-3-1 di Danucci, Petrucci sarà il trequartista titolare alle spalle dell'attaccante che arriverà, ma può tranquillamente giocare anche nei due avanti alla difesa in caso di necessità o per rendere l'assetto ancor più a trazione offensiva. E se ci sarà bisogno di dare maggiore qualità in fase d'impostazione, in una mediana che prevede l'impiego certo di Malaccari e Cancelli, non è da escludere un arretramento nel ruolo di mezzala disegnando un 4-3-3. Intanto prosegue il lavoro della squadra nel ritiro di Castelluccio Inferiore, con buon ritmo e intensità. Soddisfatto Danucci, che insieme al proprio staff valuta attentamente i calciatori sotto contratto e, giorno dopo giorno, vede l'inserimento di tasselli nel puzzle biancazzurro.
Mercato
Adesso la priorità della dirigenza brindisina è l'acquisto di una punta di spessore e personalità, che possa garantire almeno la doppia cifra.