Fai, dove andare in Puglia: ecco le visite a cura degli Apprendisti Ciceroni

Martedì 21 Novembre 2023, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 07:45 | 2 Minuti di Lettura

CORATO (BA)

Chiesa e Convento San Domenico

L'edificio di culto dedicato a San Domenico assunse questa intitolazione a partire dal XIX secolo, per onorare il fondatore dei Frati Predicatori che, fino al 1793, avevano occupato il complesso senza alterare l'originario titolo di Chiesa Santa Maria Vetere. Il complesso ecclesiastico sorgeva all'esterno della cinta muraria di Corato, su un sito poco sicuro. Per questo motivo le monache, alla fine del XV secolo, si trasferirono all'interno della città presso la chiesa dedicata all'Annunziata e poi a San Benedetto.Nel 1518 l'edificio di S. Maria Vetere e l'annesso monastero furono rinnovati e resi idonei a ospitare i frati dell'ordine dei Predicatori, i quali furono sostenuti dal Marchese della città, Ladislao d'Aquino, che fece erigere il nuovo e ampio convento. Grazie al sopraggiungere di nuovi introiti nel 1654 fu stabilita la riapertura del convento coratino. La chiesa venne chiusa al culto nel 1804 e inutilizzata per diversi anni. La Chiesa fu riaperta il 26 luglio 1839 a cura di Luigi Caporale. Alla fine dell'800, sotto la direzione dell'architetto Malcangi, furono avviati dei consistenti lavori di ristrutturazione che cancellarono gli ultimi elementi architettonici datati XII secolo presenti all'interno della chiesa e forse relativi alla cappella della “Madonna del Rosario”. Con la costruzione di una nuova navata dalle forme neogotiche e decorata con abbondanti motivi eclettici ebbe origine l'attuale impostazione della chiesa a due navate. Durante i lavori di consolidamento delle coperture della chiesa sono stati scoperti nel sottotetto numerosi reperti lapidei.

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Artistico "Federico II- Stupor Mundi" di Corato (BA).

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