Fai, dove andare in Puglia: ecco le visite a cura degli Apprendisti Ciceroni

Martedì 21 Novembre 2023, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 07:45 | 1 Minuto di Lettura

LUCERA (FG)

Cappella di San Bartolomeo

Il Convento di San Bartolomeo dei Padri Celestini risale al XIV secolo, quando nacque l'Ordine monastico in onore di Papa Celestino V. Nello stesso periodo venne costruita la Cappella per volere di Giovanni Pipino da Barletta per un voto in seguito alla strage dei Saraceni. Nel tempo il patrimonio dei Padri Celestini si arricchì di proprietà e beni, che nel 1807 il Re Giuseppe Napoleone utilizzò come patrimonio per il nascente Convitto. Con decreto reale nel 1807, quindi, il re scelse Napoli e Lucera come sede dei nuovi luoghi di formazione giovanile. Sempre nello stesso anno i Padri Celestini, in seguito alla soppressione degli organi monastici, furono allontanati e il Real Collegio venne affidato il 22 dicembre sempre del 1807 a un rettore, un vicerettore e un economo per gestire la cospicua dotazione. Più tardi nel 1854 il Collegio passò nelle mani dei Padri Gesuiti, che vi rimasero fino al 1860 riuscendo ad ampliare e migliorare l'intero edificio.Fu intitolato prima a C.A. Broggia e poi definitivamente dedicato a R. Bonghi. La Cappella di San Bartolomeo oggi conserva alcuni degli arredi che un tempo la abbellirono: gli altari, le tele, il monumento funebre. I documenti dell'archivio storico del Convitto raccontano la ricchezza della Cappella del XIX secolo (esposizione di documenti), di Celestino V e delle due guerre mondiali.

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Convitto nazionale “Ruggero Bonghi” di Lucera (FO).

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