Zes, più di 180 milioni dal decreto ma si attende la nomina dei commissari

Totonomi: Guadagnuolo e Dicuonzo in pole ma senza intesa decide il Consiglio dei ministri

Zes, più di 180 milioni dal decreto ma si attende la nomina dei commissari
Zes, più di 180 milioni dal decreto ma si attende la nomina dei commissari
di Alessio PIGNATELLI
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Sabato 4 Dicembre 2021, 05:00

Le risorse sono state blindate dal decreto di riparto e, parallelamente, sono arrivate rassicurazioni sulle nomine dei commissari. Le portate principali delle Zes, le Zone economiche speciali, sono dunque in cassaforte ma ora si attende una vera inversione. Perché queste infrastrutture - materiali e non solo - possono davvero garantire una spinta economica e una diversificazione all’intera regione. Già perché la Puglia è estremamente interessata dal decreto - di concerto tra ministeri della Mobilità e della Coesione Territoriale - che ripartisce 630 milioni di euro tra le Zes italiane per realizzare interventi destinati a favorire la competitività e lo sviluppo: alla Zes interregionale Adriatica (la parte pugliese comprende Foggia-Manfredonia, Barletta, Bari-Molfetta-Monopoli, Brindisi e Lecce) sono stati assegnati 83 milioni di euro, alla Zes interregionale Ionica (Taranto e Grottaglie) 108,1 milioni.

I tempi e le scadenze

Risorse fondamentali per garantire collegamenti più efficienti tra le aree portuali e industriali e la rete di trasporto principale, per potenziare e digitalizzare la logistica, per effettuare lavori di efficientamento energetico e ambientale nelle aree retroportuali e in quelle industriali appartenenti alle Zes e, infine, per migliorare la resilienza e la sicurezza dell’infrastruttura per l’accesso ai porti. Per rispettare i termini previsti dal Pnrr, l’inizio dei lavori avverrà entro il 31 dicembre 2023 e la loro conclusione entro il 30 giugno 2026.

Nel decreto si evidenzia che i soggetti attuatori (Anas, Rfi, le Autorità di Sistema Portuale) e i commissari straordinari di ogni Zes devono inviare agli uffici competenti del Mims l’analisi ambientale delle opere secondo il principio di “non arrecare danni significativi all’ambiente” e comunicare le iniziative che intendono adottare per favorire l’inclusione di giovani e donne nella progettazione e nella realizzazione degli interventi.

Gli interventi

Nello specifico, tra gli interventi nella parte pugliese della Zes jonica, 50 milioni di euro sono destinati all’infrastrutturazione dell’area “Eco Industrial Park” del porto di Taranto. Altri 8 milioni 100 mila euro alla predisposizione di un centro servizi di trasporto. Nella parte pugliese della Zes adriatica, 41 milioni serviranno per il recupero degli Alti Fondali del porto di Manfredonia; 8 milioni 658mila euro per le reti di servizi e per l’efficientamento di immobili collocati nelle aree industriali di Brindisi; 16 milioni 283mila euro per le imprese nelle aree industriali di Lecce, Surbo e Nardò/Galatone. Per la riattivazione dello scalo merci di Surbo sono disponibili 7,3 milioni di euro. Investimenti fondamentali, ha ricordato il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna «che consentiranno di far partire subito i cantieri per l’infrastrutturazione delle Zes.

Questa misura va di pari passo con la riforma inserita nel Dl Governance con cui abbiamo rafforzato il ruolo del commissario Zes, individuandolo come interlocutore unico per gli investitori, semplificato le procedure e intensificato le agevolazioni fiscali. Tutto questo dimostra la volontà del governo di scommettere sulle Zone Economiche Speciali così da renderle non solo finalmente operative, ma soprattutto attrattive per lo sviluppo industriale del Sud».

Nodo commissari

E proprio sulla nomina dei commissari ci sono da sciogliere gli ultimi nodi. I nomi in campo per le Zes pugliesi sono Manlio Guadagnuolo (Zes Adriatica) e Grazia Dicuonzo (Zes Ionica). Il primo ha esperienze manageriali svolte in qualità di Commissario aggiunto dell’Autorità Portuale di Bari, di amministratore delegato della Bari Porto Mediterraneo (dal giugno 2006 al marzo 2010 – società concessionaria delle stazioni marittime e dei servizi di supporto ai passeggeri nel Porto di Bari, per traghetti e crociere) e di consigliere nazionale Oice-Confindustria. La seconda è ricercatrice di Economia Aziendale presso l’Università di Bari Aldo Moro, dottore commercialista e revisore legale dei conti: è autrice di diverse pubblicazioni sui temi dell’accounting, del management e delle smart technologies.

Sul totonomi, però, ancora non sembra esserci condivisione tra ministero e Regione Puglia perciò il percorso stenta a concludersi. Se non ci fosse il consenso di Emiliano e degli altri presidenti sarebbe il Consiglio dei ministri a provvedere alle nomine, superando lo stallo. Anche se, proprio ieri, è intervenuta la viceministra alle Infrastrutture e Trasporti Teresa Bellanova sull’argomento. Aprendo spiragli per una chiusura a breve: «Ho sollecitato tutte le amministrazioni a dare una risposta e spero che si possa completare la nomina dei commissari delle Zls (Zone logistiche speciali) e delle Zes nelle prossime settimane».

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