Le misure varate dal Comitato fitosanitario permanente dell'Unione europea per combattere la Xylella Fastidiosa, il batterio-killer degli ulivi nel Salento, avranno "un devastante impatto ambientale, economico e sociale nella Regione". Lo sostiene in una nota l'Anci Puglia, esprimendo "forte preoccupazione" per quelle misure che "impongono lo sradicamento di migliaia di ulivi e di molti altri alberi in vaste zone del nord Salento e della Puglia".
Preoccupa l'Anci Puglia anche "il blocco previsto dell'esportazione di circa 150 specie vivaistiche provenienti dalla 'zona infetta' che riguardano anche la vite, su cui non e' mai stata riscontrata la presenza della Xylella.
Proprio dai rilevamenti svolti dalla Commissione Europea - si aggiunge - si evince che sulla gran parte dei campioni di rami e foglie disseccate analizzate, solo su una minima parte sarebbe stata rinvenuta la Xylella Fastidiosa". Inoltre "le risorse straordinarie stanziate rischiano di rivelarsi un mero palliativo se non indirizzate nella giusta direzione". Per il sen. Luigi Perrone, presidente di Anci Puglia, il piano di abbattimento degli ulivi "varato dalla Ue, sostenuto dalla Francia e dai Paesi concorrenti nel mercato dell'olio, rappresenta un rimedio peggiore del male, un danno immane per l'economia agricola salentina e pugliese e per il patrimonio ambientale e turistico". L'invito di Perrone e' a "fare fronte comune" affinche' la Commissione europea "verifichi soluzioni alternative, evitando di calare dall'alto provvedimenti inadeguati".