Xylella, uno statuto speciale per la Piana dei Millenari: ipotesi commissario

Xylella, uno statuto speciale per la Piana dei Millenari: ipotesi commissario
Xylella, uno statuto speciale per la Piana dei Millenari: ipotesi commissario
di Danilo SANTORO
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Venerdì 15 Settembre 2023, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 09:23

Uno statuto speciale per la Piana dei Millenari "per comprare tempo" in attesa che dalla scienza possano giungere i primi risultati sul fronte del contrasto della xylella fastidiosa: è quello che è stato presentato ieri a Fasano alla presenza tra gli altri dell'assessore regionale all'agricoltura Donato Pentassuglia. Con o senza un possibile commissario nominato dal governo per l'emergenza fitosanitaria tra la Valle D'Itria e l'Alto Salento i timori per gli effetti della xylella crescono.

Da qui la necessità di fare rete e di predisporre uno statuto per una zona speciale, quella della Piana degli ulivi millenari: la vasta fascia adriatica da Carovigno a Polignano a Mare dove c'è la più alta concentrazione in termini numerici di alberi plurisecolari.

In questa zona della Puglia centrale, tra le province di Bari e Brindisi, l'ulivo vuol dire economia, storia, agricoltura, ma anche paesaggio e turistico. Il "batterio killer" degli ulivi non ha risparmiato neanche questo vasto paesaggio agrario, e ieri a Fasano è stata ribadita la necessità di un'attenzione maggiore verso le distese di ulivi secolari, centinaia dei quali si trovano già in zona infetta (parte del territorio di Fasano ed ormai per intero Ostuni e Carovigno). Legacoop, Progresso agricolo, Confagricoltura, Federalberghi, 2B Fasano, Copape e Agricola Montalbanese: queste le associazioni che hanno preparato lo statuto che contiene misure specifiche per la Piana.

Le misure

A presentarlo ieri sera il presidente della cooperativa Progresso Agricolo Nicola Pentassuglia. Le misure richieste nel documento fanno riferimento alle specificità paesaggistiche, turistiche e produttive dell'ulivo nella Piana e sono: maggiori controlli per le buone pratiche agricole, monitoraggi all'interno della Piana nella zona infetta anche sui focolai, accelerazione su espianti volontari con rimborsi rapidi. E poi come è presente nel documento anche la questione relativa alla possibilità della nomina di un commissario. I promotori dello statuto chiedono di «essere informati sulla situazione della nomina del commissario straordinario che il governo dovrebbe nominare per la gestione della xylella, e quali poteri saranno attributi».

Tema quest'ultimo al centro anche dell'intervento dell'assessore Pentassuglia. «Al momento non c'è nessuna nomina di commissario. Il ministro a Fasano ha detto che stiamo ragionando con la Regione e non ha fatto nomi di commissario. Ma qualora venga nominato dal governo ha precisato l'assessore io sarò collaborativo nella misura in cui posso dare il mio contributo ad una persona che deve creare la struttura. Perché c'è una macchina dietro che è da rabbrividire». Pentassuglia è tornato anche sul tema dei rimborsi agli agricoltori. «A noi non interessa chi fa il direttore di Agea (l'ente incaricato dei pagamenti), a me in particolare il "poltronificio" non interessa. A me interessa la risposta all'imprenditore. Prima sblocchiamo i pagamenti prima voi non andate nelle mani degli usurai o sotto lo schiaffo delle banche che tanto soldi non ne danno». Sull'attuale situazione della lotta al batterio è intervenuto Saverio Infantino, dirigente del Servizio fitosanitario della Regione Puglia, fornendo alcuni dati. Sul fronte dell'"aggressività" del batterio la campagna monitoraggio 2022-2023 si è chiusa con 366 piante positive rispetto alle 266mila ulivi campionati: lo 0,13%. In passato la percentuale di positivi ha toccato il 4%; nel 2019 il 2,5 %. «Questo significa che c'è un rallentamento della diffusione della malattia. Ci sono diversi fattori. Ma ha spiegato Infantino quello che emerge è che via via che la malattia sale verso nord il batterio non è così aggressivo come lo è stato a Lecce. Tra le attività più importanti su questo fronte il controllo del vettore. È un elemento di positività da condividere con chi ha osservato le prescrizioni fitosanitarie». Infantino apre a possibili modifiche sulla strategia d'intervento da attuare. «La riduzione dell'aggressività della malattia ci potrebbe consentire anche per esempio di fare applicare le misure di contenimento (estirpare solo piante infetta e monitoraggio attorno ai 50 metri) piuttosto che quelle di eradicazione (abbattimento pianta infetta e quelle suscettibili a xylella nel raggio di 50 metri. Capite ha concluso il dirigente rivolgendosi agli operatori che sarebbe un intervento meno invasivo. Si potrebbe così intensificare attività di monitoraggio». Un punto di equilibrio da costruire così in questa fase di emergenza ancora acuta davanti ad un batterio che ha causa un disastro.

Sull'importanza di tutelare la Piana con misure ad hoc è intervenuto anche il consigliere regionale di Azione Fabiano Amati. «Il problema della xylella è tutto nella velocità: purtroppo è stato dissipato tanto tempo. All'epoca fu contestata la prima misura potentissima di eradicazione, che probabilmente oggi ci avrebbe fatto dire che la xylella si c'era, però molto ancora sulle retrovie rispetto alla Piana che è ha specificato Amati un luogo dove c'è una produzione agricola muscolosa, non c'è l'abbandono dei campi e viene utilizzata anche accogliendo le innovazioni nelle produzioni agricole, ma anche come impresa turistica». Sul valore dello statuto speciale Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia ha dichiarato che è «nato dal confronto tra agricoltori, ha l'obiettivo di rispondere al bisogno di recuperare la bellezza perduta dalla comunità a causa del flagello xylella. L'impegno per noi si sintetizza in tutela degli alberi di ulivo sani, obbligo di tenere puliti (con arature e altri lavori). Noi cooperatori siamo pronti a sottoscrivere un impegno a valorizzare al meglio il territorio, ricordando a tutti che la Puglia turistica senza la bellezza della piana degli ulivi sarebbe un'altra Puglia».

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