Voli per Roma e treni veloci: l’infinita battaglia pugliese per collegamenti adeguati

Voli per Roma e treni veloci: l’infinita battaglia pugliese per collegamenti adeguati
di Donato NUZZACI
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Domenica 1 Ottobre 2023, 04:45

Imprenditori e professionisti del Salento e della Puglia tutti d’accordo: «Dopo il ripristino dei voli per Milano, occorre subito far tornare tutti quelli per Roma. Va fatto inoltre il potenziamento delle altre tratte e l’adeguamento dello scalo di Brindisi per renderlo classificabile come aeroporto internazionale. L’alta velocità? È anch’essa indispensabile per dare una svolta al sistema dei treni». Il taglio dei voli negli aeroporti pugliesi, riattivati l’altro giorno in parte con una retromarcia di Ita Airways che ha fatto tornate quelli da Brindisi e da Bari per Milano Linate, ha messo in evidenza quanto fragile sia la rete di collegamenti soprattutto tra il Salento e il resto dell’Italia e non solo, oltre ad aver rinfocolato il grido d’allarme degli imprenditori e dei professionisti che mettono in evidenza gli enormi svantaggi non soltanto per chi vuole investire in questa terra e recarsi altrove per propri affari ma anche per chi arriva per turismo. 

Voli vitali anche a causa dei treni inadeguati


Anche perché resta irrisolto - ma da Trenitalia assicurano che sarà soltanto questione di tempo - il nodo dei collegamenti ferroviari da Taranto verso Roma e verso Milano. La Freccia che partiva dal mattino è stata soppressa fino al 20 novembre. E c’è poi il disagio di quelle tratte - ancora da Taranto - che vengono interrotte da una breve corsa in bus. Il tutto per via di una frana in Basilicata dello scorso giugno. Ma in realtà il tema del trasporto ferroviario è più complesso: la dorsala Adriatica sarà “velocizzata” con l’elettrificazione dei binari, ma per il momento da Lecce a Bologna non è prevista l’Alta Velocità, che si fermerà a Bari, sulla dorsale tirrenica, verso Napoli (entro il 2027 si potrà viaggiare tra i due capoluoghi di Regione in appena due ore). Un sistema dal quale il Salento è escluso. E anche qui le polemiche non sono mancate nei mesi scorsi.
Resta la soddisfazione, invece, per la battaglia vinta dal territorio in ottica aerei per Milano. Però non basta. «Siamo soddisfatti per la risoluzione della questione relativa al collegamento con Milano, tuttavia abbiamo in piedi il problema con Roma che è uno scalo utilizzato da molti e che consente pure di prendere tutta la serie di coincidenze per l’Europa e il mondo - dichiara Angelo Contessa, di Brindisi, amministratore unico del Consorzio Stabile Build Scarl -. È fondamentale che le tratte ad esempio di tarda mattinata vengano riattivate sia per il nostro il mercato legato al turismo sia per il business e tutto quello che ruota intorno al mondo degli affari e allo sviluppo economico». Contessa evidenzia anche la delicata questione dei treni: «Se un imprenditore vuole fare un investimento ci pensa due volte. Qui fa noi manca anche l’alta velocità, siamo difficilmente raggiungibili in termini di treno. Ancora una volta il Sud Italia e il sud della Puglia viene tagliato fuori, forse per favorire altre aree del Paese perché non dimentichiamo che quando scegli di collegare un’area invece che un’altra, è evidente che quell’area diventa più appetibile sotto tutti i punti di vista». 
Fabio Corvino, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Lecce, è molto critico sulla vicenda legata ai tagli dei collegamenti aerei: «È un problema che impedisce anche ai colleghi che lavorano con studi fuori e sono costretti a partire per motivi di lavoro. Riguardo le tratte per Roma manca quella delle ore 11 e poi è stato anticipato alle 6:25 il volo delle 7:30 con chiusura dell’imbarco intorno alle 5:35, riteniamo che occorre una correzione e un potenziamento. Dobbiamo immaginare che da Brindisi volano persone anche che partono da Leuca e dal Sud Salento, i quali devono fare gli straordinari per prendere questo volo. E poi c’è da dire che nemmeno quello delle 11 soddisfa, perché un orario che spezza la mattinata e chi ha un impegno a Roma ad esempio, lo deve svolgere per forza nel pomeriggio». Per Corvino, lo scalo di Brindisi ha un altro problema: «Non ci sono voli internazionali quindi perdiamo già sotto il profilo turistico una fetta importante di turisti con una elevata capacità di spesa e che magari arrivano a Bari e devono farsi ore ore di viaggio per arrivate nel sud della Puglia. Non abbiamo nemmeno un collegamento con elicotteri da Brindisi in giù, il servizio di elicotteri di Gallipoli non c’è più. Chiediamo che ci sia un potenziamento di tutte le tratte e si facciano quegli adeguamenti necessari all’aeroporto di Brindisi perché possano atterrare i voli intercontinentali. Ci sono 4-500 milioni investiti e mi sembra che di queste somme a Brindisi non arriverà quasi nulla perché mancano i servizi retrostanti all’aeroporto quali i parcheggi». 
Per Salvatore D’Aluiso presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari «si tratta di disagi che determinano anche una difficoltà negli spostamenti soprattutto per chi non si muove per motivi turistici ma soprattutto per motivi lavorativi e professionali. L’isolamento e le difficoltà di spostamento nell’ambito di un territorio sicuramente hanno conseguenze e modificano l’economia di quello stesso territorio. Riteniamo fondamentale il potenziamento dei voli che deve essere coniugato con un costo degli stessi che diventano fruibili in maniera equilibrata». 
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