Voli tagliati dal Salento. Il dossier smentisce Ita: «Aerei sempre pieni»

Voli tagliati dal Salento. Il dossier smentisce Ita: «Aerei sempre pieni»
di Giuseppe ANDRIANI
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Giovedì 21 Settembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 14:34

Tagliati i collegamenti aerei da Brindisi verso Roma Fiumicino e Milano Linate: un volo in meno al giorno nella programmazione invernale di Ita. Eppure gli aerei sono sempre pieni. E ora ci sono anche i numeri. Una delegazione di parlamentari pugliesi del centrodestra in giornata incontrerà oggi il direttore generale di Ita Airways, Andrea Benassi, e porterà alla compagnia di bandiera un dossier, studiato e preparato da Andrea Caroppo (responsabile del dipartimento ai Trasporti di Forza Italia) e dagli altri deputati e senatori che parteciperanno all’incontro. Un dossier che spiega, numeri alla mano, perché la riduzione del numero delle tratte quotidiane non solo è un errore in quanto impoverisce un territorio ma ha anche poco senso da un punto di vista di strategia di mercato. 

Il report pugliese per convincere Ita


La compagnia di bandiera ha deciso di tagliare un volo da Brindisi a Roma Fiumicino, lasciando così due soli collegamenti diretti durante la giornata (per altro con la soppressione della tratta delle 11 viene rimosso uno slot che era piuttosto comodo per tanti viaggiatori).

Eppure nel 2022 sono stati oltre 200mila i passeggeri che hanno viaggiato su questo percorso aereo. Escluse le isole - per cui la programmazione segue criteri di natura diversa - Brindisi è la terza città in Italia per numero di passeggeri diretti a Fiumicino. Davanti alla città adriatica soltanto Milano Linate (che supera le 300mila persone all’anno) e Bari. 


E’ questo il contenuto del report che verrà presentato a Ita, per convincere l’azienda a fare un passo indietro. Per fare degli esempi, legati ai numeri: Lamezia Terme ha meno passeggeri di Brindisi (circa 80mila in meno nel 2022) eppure dovrebbe mantenere tre voli. Idem Firenze, che anche per motivi geografici ha un numero di passeggeri piuttosto esiguo, comunque inferiore ai 50mila all’anno. Da qui, però, i voli garantiti saranno quattro. Come quattro saranno quelli da Bologna, che ha un traffico passeggeri del 75% più basso rispetto a Brindisi. La riflessione, per altro, nasce spontanea: le città ad avere un numero minore di viaggiatori sono quelle collegate alla capitale anche grazie all’alta velocità ferroviaria. Beffa nella beffa, insomma. Perché, a conti fatti, quello di Brindisi è uno dei pochi aeroporti italiani che non hanno visto diminuire il dato sui passeggeri negli ultimi dieci anni. E il motivo è da ricercare anche nelle difficoltà, più volte denunciate dal territorio, dei trasporti su gomma (l’autostrada si interrompe a Bari, ad esempio) e su rotaia (non c’è l’alta velocità, per il momento, e il progetto della Bari-Napoli si fermerà comunque al capoluogo di regione). 
Lo stesso discorso vale anche per i voli diretti a Linate. L’attuale proposta di Ita prevede di tagliare il collegamento del pomeriggio, rimodulando (e comunque anticipando) quello della tarda mattinata. Con la compagnia di bandiera dopo le 13.30 non sarà più possibile raggiungere la città lombarda. Bisognerà scegliere, in tal caso, Ryanair, che comunque opera su Orio al Serio. Una beffa se si considera che attualmente è attivo anche il servizio metro che porta direttamente in duomo. Mentre viaggiando con Ryanair bisognerà muoversi da Bergamo. Anche qui il discorso è lo stesso: circa 125mila passeggeri nel 2022, meglio soltanto Roma Fiumicino, Napoli e Bari. E Brindisi resta tra le città interessate a quel volo (è chiaro che vi sia un traffico diverso da altri centri nevralgici del Nord, anche per vicinanza geografica) quella con meno tratte quotidiane: due. 
Sarà questo il tema dell’incontro di oggi tra il centrodestra pugliese e Ita. Il tutto mentre l’azienda vive un momento delicato e sembra avere delle difficoltà strutturali dovute a un numero esiguo di aeromobili. La Puglia, però, continua la propria battaglia: ridurre i voli, dicono imprenditori, politici e consumatori, è un torto a un territorio che ha dimostrato di avere un gran bisogno di quel collegamento. I 200mila passeggeri sul Brindisi-Roma e i 125mila sul Brindisi-Roma sono la dimostrazione, numeri alla mano, che quei voli servono e infatti vengono utilizzati. Fosse anche per sentirsi meno marginali.
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