Taglio dei voli da Brindisi per Roma e Milano: chiesto un tavolo centrodestra-Ita

Taglio dei voli da Brindisi per Roma e Milano: chiesto un tavolo centrodestra-Ita
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 05:00

Taglio dei voli da Brindisi per Roma e per Milano: la Regione chiede un intervento al governo e i parlamentari di centrodestra chiamano direttamente Ita per un incontro. Dopo la levata di scudi di imprenditori e cittadini, scendono in campo anche politica e istituzioni. Intanto con l’interrogazione parlamentare presentata da alcuni esponenti del centrodestra, e adesso segue a ruota anche il Movimento 5 Stelle, in Senato. E poi con la presa di posizione della Regione, per bocca di Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale. «Siccome sappiamo che l’Italia è una, e la Puglia e il Salento non sono un’altra Italia, condividiamo le osservazioni, le richieste, gli appelli fatti da tutti gli operatori economici per i quali è indispensabile avere alcuni voli da Brindisi per Milano e per Roma. Diversamente ne va proprio della stessa economia, e non è un caso che i sindaci sopportino questa richiesta e così presidente della Camera di Commercio. Sostanzialmente, non abbiamo l’alta velocità, non abbiamo l’alta capacità, non avere neanche i voli, che fino ad ora hanno costituito un supporto effettivo a chi si volesse spostare, diventa un problema». «Mi appello al Governo - prosegue -perché spinga su Ita a mantenere i voli che sono necessari».
Lo stesso pressing arriva anche dal Movimento 5 Stelle, che tramite Mario Turco ha presentato un’interrogazione parlamentare in Senato. «Questa è una battaglia di tutti. Non è la prima volta che la Puglia viene penalizzata nei trasporti pubblici. Abbiamo già dovuto subire la diminuzione del numero dei collegamenti ferroviari per Roma e per Milano, una situazione che dovrebbe perdurare anche in autunno e in inverno. Questa dinamica non fa altro che penalizzare cittadini, imprenditori e professionisti, per altro in una Regione, la Puglia, che è una delle più produttive del Sud. Il Governo è completamente assente sul tema. Il Movimento 5 Stelle ha presentato interrogazione parlamentare in Senato, a mia prima firma, al Ministro delle Infrastrutture per chiedere il ripristino dei collegamenti da e per Brindisi, nonché l’apertura dell’Aeroporto di Grottaglie, fondamentale per il turismo dell’area ionica e per garantire la continuità territoriale della Basilicata e del nord Calabria. Inoltre, le ingenti risorse del Pnrr sono un’occasione irripetibile per potenziare infrastrutture e collegamenti necessari per sostenere la crescita e lo sviluppo della Puglia. Non possiamo accettare passi indietro».

Le mosse del centrodestra

Alcuni parlamentari di Centrodestra avevano presentato già due giorni fa un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Segno evidente che la battaglia politica è trasversale: “Siamo in attesa di sviluppi, speriamo in una risposta veloce e nel frattempo abbiamo chiesto un incontro ai vertici di Ita - annuncia Andrea Caroppo, deputato di Forza Italia -. Anche l’anno scorso i voli da Brindisi furono tagliati, poi dopo un’interrogazione presentata allora con il collega Mauro D’Attis, si trovò una situazione. Spero succeda la stessa cosa. Mi auguro che anche AdP sia più trasparente nella gestione dei collegamenti da Brindisi e da Bari. E in ogni caso Ita non può scaricare le proprie difficoltà sull’Aeroporto del Salento”. Si accoda anche il deputato di Fratelli d’Italia, Saverio Congedo: «Durante la cerimonia per il 75esimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione (ieri, ndr) pensavo a un aspetto: al Salento e alla Puglia viene negato il diritto alla mobilità”, dice. “Nel Salento la marginalità, così, non è solo territoriale ma anche infrastrutturale. Qui non c’è l’alta velocità, non c’è l’autostrada, i voli vengono tagliati. Il taglio, per altro, è ingiustificato, visti i numeri». 
E anche le parti sociali insorgono. Enzo Di Roma, presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno, spinge: «Il governo dovrebbe essere attento alle necessità del territorio. Così la destagionalizzazione è impossibile. Se ne parla da vent’anni, ma per riuscirci bisogna che tutti gli attori facciano la propria parte, non bastano i sacrifici dei Comuni e dei piccoli e medi imprenditori». Il problema investe tanto le istituzioni quanto gli imprenditori e i cittadini. Del resto il Salento, così, vede l’Italia sempre più lontana.

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