Dalla Puglia a Milano Linate: Ita Airways ripristina i voli e fa marcia indietro

Dalla Puglia a Milano Linate: Ita Airways ripristina i voli e fa marcia indietro
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 07:03

«Ita Airways ripristina i voli tra Milano Linate e gli aeroporti di Bari e di Brindisi per la prossima stagione invernale, accogliendo le istanze del territorio pugliese, a conferma dell'interesse per la connettività della Puglia e per la mobilità dei suoi cittadini». Dopo le proteste degli ultimi giorni e l'interrogazione parlamentare del centrodestra pugliese, Ita fa marcia indietro, almeno sulle rotte per Milano Linate. E al contempo viene valutata anche una riproposizione della terza tratta quotidiana da Brindisi a Roma Fiumicino.

La compagnia di bandiera auspica «un supporto da parte di Aeroporti di Puglia e del territorio a sostegno dei propri sforzi operativi».

Ita Airways - prosegue la nota - si augura che la propria presenza sugli scali pugliesi, che garantisce al territorio una estesa connettività grazie alle prosecuzioni su tutto il proprio network dall'hub di Roma Fiumicino, sia adeguatamente valorizzata, evitando discriminazioni rispetto ad altri vettori che beneficiano di politiche di incentivazione a supporto delle proprie operazioni».

Aeroporti di Puglia

«In questi giorni non abbiamo mai smesso di lavorare al fianco della compagnia» Ita Airways «perché si potesse ripristinare un collegamento utile per il territorio pugliese. Abbiamo operato con il massimo riserbo per un'operazione che è andata a buon fine e per questo ringrazio il vettore per essere venuti incontro alle richieste della Puglia». Lo ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, in merito al ripristino dei voli da Brindisi e Bari verso Milano Linate. «Intanto - aggiunge - sono felice di confermare che le interlocuzioni commerciali proseguono con l'obiettivo di rafforzare la connettività con Roma, compatibilmente con la capacità operativa di ITA e le regole di incentivazione della compagnia stessa».

La nota dei parlamentari

I parlamentari di centrodestra Mauro D’Attis, Roberto Marti, Andrea Caroppo, Saverio Congedo, Vito De Palma, Toti Di Mattina, Dario Iaia e Giovanni Maiorano si dicono soddisfatti: «Ce l’abbiamo fatta, anche se è solo l’inizio. Si tratta di un risultato importantissimo per il nostro territorio, ma è il primo: adesso, accogliamo positivamente la conferma di Ita di un’apertura sulla reintroduzione della terza frequenza giornaliera da Brindisi a Roma ed è su questo che lavoreremo. Come abbiamo già proposto, è fondamentale a questo punto fissare quanto prima un incontro con Aeroporti di Puglia e Regione, con il coinvolgimento delle Camere di Commercio dei territori interessati, per trovare una soluzione che tuteli i cittadini, le imprese e il territorio. Per adesso - concludono - non possiamo che essere soddisfatti per aver reso un buon servizio alla nostra Puglia. Avanti così».

Dalle file dem, il commento del parlamentare Claudio Stefanazzi, del Partito democratico. «Prendo atto con soddisfazione - scrive - del repentino rinsavimento di Ita. Ho sempre pensato che mantenere i voli da Brindisi a Roma e a Milano fosse una opportunità prima di tutto per la compagnia aerea alla luce del fatto che quei voli sono sempre partiti e rientrati pieni. Per questo ho trovato inspiegabile la decisione annunciata nei giorni scorsi. Quanto alla richiesta rivolta al territorio e ad Aeroporti di Puglia di sostenere gli sforzi operativi  la trovo alquanto singolare. La Puglia ha sempre garantito una fattiva collaborazione all'ex compagnia di bandiera. I cittadini pugliesi si sono sobbarcati costi per i biglietti spesso altissimi. Aeroporti di Puglia ha reso i servizi aeroportuali sempre più efficienti. Se poi Ita ha intenzione di valutare, finalmente direi, l'ipotesi di assicurare connessioni aeree point to point, senza obbligare al passaggio con relativo aggravio economico da Fiumicino, credo che si potrebbe anche valutare la possibilità di incentivare la compagnia nel rispetto delle regole comunitarie».

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