Sos personale: stop ai trasferimenti dei medici, neonati trasferiti da Brindisi a Lecce

Sos personale: stop ai trasferimenti dei medici, neonati trasferiti da Brindisi a Lecce
di Andrea TAFURO
4 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Luglio 2023, 05:00

Ordine, contrordine e disordine. La sanità pugliese, stretta nella morsa della carenza di medici (secondo i dati raccolti dai sindacati ne mancano tra 2.500 e 3mila) e dell’incremento delle prestazioni assistenziali nel periodo estivo, finisce nel caos, bloccando mobilità e trasferimenti tra Asl dei camici bianchi.

Le decisioni

 
Il primo stop della Regione è significativo: fino al primo ottobre, nessun medico potrà trasferirsi da una provincia all’altra. Niente mobilità, e stop anche in caso di vittoria per concorso, anche a firma avvenuta. Bisognerà attendere due mesi e mezzo. Motivo: la carenza di personale.
La situazione è ancora più ingarbugliata a Brindisi, e anche in questo caso sono stati presi drastici provvedimenti: per l’Utin del Perrino “va limitato il trattamento di gravidanze al di sotto della 34esima settimana e va attivato il trasporto verso il Fazzi di Lecce”. Un clima emergenziale che sembra non trovare soluzione, con interi reparti a rischio sospensione delle attività, come nel caso dell’Utin (unità di terapia intensiva neonatale), e chirurgia. Le ultime 24 ore poi sono state un gioco a rincorrersi tra Asl e dipartimento della salute della Regione Puglia, con provvedimenti presi a Brindisi e annullati da Bari. La grave carenza di specialisti di neonatologia aveva portato mercoledì scorso il commissario straordinario dell'Asl di Brindisi Giovanni Gorgoni e il direttore sanitario Vito Campanile “a sospendere temporaneamente i ricoveri dei neonati con età gestazionale inferiore alle 34 settimane presso l’Utin del Perrino”, garantendo tuttavia i parti in emergenza. Inoltre, secondo la disposizione interna, al direttore di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Brindisi il compito “di attivare le procedure necessarie di gravidanze a rischio inferiori alla 34esima settimana”. In merito ai turni di lavoro in ospedale, invece, “i colleghi di pediatria dovranno dare supporto all’Utin del Perrino”. Provvedimento durato appena 12 ore, poiché da Bari nel pomeriggio di ieri, è arrivato un parziale contrordine, con lo stop alla sospensione, firmato dalla dirigente Antonella Caroli e dal direttore di dipartimento Vito Montanaro. “Per consentire la corretta presa in carico delle pazienti e garantire la gestione del percorso nascita - spiegano da Bari - , si suggerisce di porre in essere azioni volte a limitare il trattamento di gravidanze al di sotto della 34esima settimana e ad attivare le procedure di trasporto Stam (Trasporto Assistito Materno) e Sten (Trasporto Emergenza Neonatale) verso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce”.

Dunque sospensione revocata, ma i ginecologi in servizio a Francavilla dovranno effettuare i turni presso i reparti di Ostetricia e Ginecologia al “Perrino” di Brindisi. Non solo: da Bari si suggerisce di “formalizzare il percorso assistenziale Stam e Sten con l’Asl di Lecce”.

Brindisi


A Brindisi dunque regna il caos in attesa della nomina del nuovo direttore generale Asl, prevista dalla Regione entro 10 giorni. In questo scenario complesso, in cui la coperta corta degli organici ha innescato anche il “mercato acquisti” dei medici, l’assessore alla sanità pugliese, Rocco Palese, tenuto conto della necessità di garantire la continuità assistenziale soprattutto nel periodo estivo, ha bloccato i trasferimenti di medici già dipendenti pubblici da Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. Nella disposizione, chiarita da Palese ai sindacati sul piede di guerra, la necessità di bloccare il passaggio nel periodo estivo dei camici bianchi in Asl più appetibili, rispettando così il termine fissato al primo ottobre o i 90 giorni di preavviso richiesti dalla legge. 
Guai della sanità pugliese che tuttavia includono anche la questione delle liste d’attesa e della spesa sanitaria tra prescrizioni adeguate e inappropriate. Dalla Fimmg di Lecce (federazione medici di medicina generale) guidata dal segretario provinciale Antonio De Maria, è arrivato l’input condiviso dall’Asl Lecce per gestire la spesa farmaceutica sulla base dell’appropriatezza prescrittiva, monitorata con cadenza bimestrale, al fine di dare piena attuazione ai piani terapeutici dei pazienti nel rispetto dei tetti di spesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA