Test di Medicina, via il 13 aprile: in Puglia è boom di iscrizioni, oltre 6mila ragazzi. Ecco come funzionerà

Test di Medicina, via il 13 aprile: in Puglia è boom di iscrizioni, oltre 6mila ragazzi. Ecco come funzionerà
di Giuseppe ANDRIANI
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 17:10

Saranno in 6.250 in Puglia i ragazzi che sosterranno il test di Medicina. Il nuovo test, che vedrà la luce già giovedì prossimo, 13 aprile. E si potrà ritentare se non dovesse andare bene. La partita dei Tolc, per la prima volta, coinvolge in tutto quasi 70mila ragazzi in Italia (72.450), di cui il 70% donne. La novità riguarda la possibilità di ripetere il test: vi sono praticamente quattro tentativi, tra aprile e luglio di due anni consecutivi. E si possono iscrivere anche i ragazzi che frequentano il quarto superiore, oltre che quelli del quinto e i già diplomati (a livello nazionale sono oltre 28mila gli iscritti che hanno già un diploma, una laurea o sono iscritti ad altri percorsi di studio). 
L’apertura anche ai quartini ha permesso di rialzare le cifre, che negli ultimi anni erano leggermente in calo, degli iscritti al test. A Bari, per il capoluogo di regione e per la sede distaccata di Taranto, sono in tutto 3.438 le richieste, circa 700 in più rispetto a quelle del settembre scorso. Il trend viene confermato anche a Lecce, con 1.736 aspiranti medici (erano 1.500 l’anno scorso) e a Foggia, dove però il numero resta più o meno invariato, 1.076.
I posti in Puglia non sono aumentati rispetto a un anno fa, erano e restano 730 (così ripartiti: 297 a Bari, 60 a Taranto gestiti da Uniba, 179 a Foggia e 57 a Lecce per il corso partito due anni fa con Unisalento). L’ampliamento potrebbe arrivare però prima di settembre. Anche perché è una promessa del ministro Anna Maria Bernini, che d’intesa con il ministro alla Salute, Orazio Schillaci, ha garantito un aumento dei posti per le facoltà di Medicina tra il 20 e il 30%. «Si sta lavorando per aumentare gli accessi e credo che quello sia l’ordine di grandezza. Poi lo definirà meglio il ministro Bernini», ha detto ieri Schillaci rispondendo alle domande dei cronisti a margine di un evento a Roma. È il tema del momento e l’esigenza serve a rispondere alla domanda di medici che arriva dagli ospedali, anche se gli effetti dell’eventuale decreto che verrà firmato da Bernini si vedranno, mediamente, tra una decina d’anni, considerando i tempi di laurea e di specializzazione. Per ora, però, non c’è alcuna variazione tra le università pubbliche. E la Lum di Casamassima può contare su 120 posti. 
Intanto la novità dei Tolc sembra aver incoraggiato i ragazzi. Lo si evince dal numero più alto di partecipanti al test (che non si svolgerà in contemporanea in tutta Italia, come invece avveniva in precedenza), per quanto su una platea più corposa, ma anche dalle risposte dei ragazzi a un sondaggio effettuato da Alpha Test nei giorni scorsi. È emerso che il 94% degli intervistati proverà il test già durante la prima sessione di aprile e la novità maggiormente apprezzata, dal 71% degli aspiranti medici, risulta essere la possibilità di ripetere la prova. Postilla a margine: per il 68% degli aspiranti medici intervistati il Tolc med è considerato di gran lunga più importante della maturità. 

Il futuro è già qui

A conti fatti, il futuro è già qui.

E il fatto che possano partecipare anche i ragazzi del quarto superiore apre nuovi spiragli a studenti che potranno di fatto ripetere l’esame. Ma come funziona?Intanto c’è da ricordare che le prove avranno una durata di 90 minuti nel corso dei quali i candidati dovranno rispondere a 50 quesiti divisi in 4 principali sezioni: comprensione del testo e conoscenze acquisite negli studi, biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento. Dopo aver effettuato le due prove (la seconda volta si potrà ripetere il test a luglio) gli aspiranti medici dovranno registrare la richiesta e in quel caso decidere anche l’ateneo. E poi verranno composte le graduatorie, tenendo conto del risultato migliore dei candidati nelle due prove sostenute, che dall’anno prossimo saranno quattro. In sostanza, però, chi dalla prossima settimana farà i test a Bari, Lecce e Foggia potrà poi anche fare richiesta per un altro ateneo. In attesa, per altro, dell’ampliamento dei posti. 

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