Puglia, vaccini agli under 50: agende da rivedere. Pfizer, taglio alle forniture: ad agosto metà delle dosi previste

Puglia, vaccini agli under 50: agende da rivedere. Pfizer, taglio alle forniture: ad agosto metà delle dosi previste
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 3 Luglio 2021, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 20:03

In Puglia gli under 50 fanno i conti con l'amarezza di non poter ricevere la prima dose di vaccino, dopo che la Regione ha deciso il blocco delle prime somministrazioni per questa categoria di persone. Un provvedimento, quello della Regione, resosi inevitabile alla luce del taglio di dosi consegnate da Pfizer. Una riduzione notevole, che permetterà alle Asl di effettuare solo le somministrazioni agli over 50 e i richiami a chi ha meno di 50 anni. E chi non avrà la prima dose dovrà inevitabilmente rivedere i propri piani per l'estate. Su tutti, gran parte di quel popolo della movida che fino a oggi non era mai entrato negli hub. Proprio le vaccinazioni ai giovani lasciavano ben sperare per una maggiore immunizzazione della popolazione da qui alla fine di agosto, invece il quadro rischia di mutare radicalmente.

I rifornimenti


Non solo: ad agosto potrebbe ripetersi il calo delle consegne dei vaccini anti Covid. Le prime comunicazioni ufficiali, infatti, non sono positive: la Protezione civile pugliese ha inviato alle Asl un aggiornamento con un Piano consegne provvisorio aggiornato al 15 agosto e, anche nelle prime due settimane del mese prossimo, Pfizer distribuirà in Puglia meno vaccini rispetto a giugno e a quanto previsto inizialmente.
Nel dettaglio, l'azienda farmaceutica statunitense il 5 agosto e il 12 agosto porterà in Puglia 131.040 dosi, contro le 240mila circa garantite ogni settimana a giugno, poco più della metà.

Nelle prime due settimane di agosto, salvo cambiamenti, quindi la Puglia riceverà 110mila dosi in meno a settimana, 220mila in meno in 15 giorni. Solo in minima parte verranno compensate dalle consegne che farà Moderna: anziché una media di 32mila vaccini a settimana, ne dovrebbe distribuire 60.200 l'8 e il 15 agosto. Per quanto riguarda gli altri due vaccini, quelli a vettore virale, gli unici due carichi sono previsti oggi: Astrazeneca dovrebbe distribuire 65.900 sieri, J&J 13.800. Poi sino al 15 agosto non sono in calendario altre consegne, ma ormai questi due vaccini, dopo le limitazioni imposte da Aifa, vengono impiegati con il contagocce, quindi incidono poco o nulla sulla campagna vaccinale. La riduzione delle consegne di vaccini da parte di Pfizer, quindi, dovrebbe proseguire almeno sino a metà agosto, sei settimane di seguito. Fatti due calcoli, in un mese e mezzo la Puglia anziché ricevere circa 1,4 milioni di sieri Pfizer ne avrà 786 mila, circa la metà.

Il piano


Un brutto colpo che la Regione sta cercando di attenuare riservando le dosi agli over 50 e alle seconde somministrazioni, in modo da mettere almeno in sicurezza la popolazione a rischio entro settembre. Solamente a luglio, è stato calcolato dalla task force pugliese, il taglio sarà di 432mila dosi: una riduzione che ha obbligato la Regione a rinviare, a data da destinarsi, oltre 219mila prenotazioni di under 50. Dal lunedì 5 luglio, inoltre, le agende saranno chiuse per chi ha meno di 50 anni e chi aveva già programmato la somministrazione dovrà attendere. L'unità di crisi regionale, per far fronte al minor numero di vaccini anti Covid, ha deciso di dare, quindi, priorità agli over 50 e alle inoculazioni delle seconde dosi, anche perché la variante indiana, o Delta, incombe: in Puglia il virus mutato sta prendendo il sopravvento, secondo l'ultima verifica è già presente nel 16% dei tamponi positivi e, secondo gli esperti, entro poche settimane sarà dominante. In settimana, i laboratori Covid del Policlinico di Bari e dell'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata hanno effettuato una survey commissionata dall'Istituto superiore della Sanità a livello nazionale e hanno sequenziato 37 tamponi prelevati nei giorni 21 e 22 giugno: di questi sei sono risultati essere casi di variante Delta, uno di un altro ceppo e 20 di variante inglese (o Alpha). Quindi la variante inglese, in Puglia, è ancora prevalente però la tendenza è verso un aumento della Delta.

Il diktat


Da ieri e sino all'8 luglio le Asl pugliesi non potranno andare oltre 38.700 somministrazioni giornaliere di vaccini anti Covid; mentre dal 9 al 15 luglio il tetto massimo dovrà scendere a 34.925 inoculazioni: è quanto riportato nel documento della Protezione civile. Le Asl sono, quindi, chiamate a ridurre di molto le somministrazioni giornaliere per far fronte alle minori consegne di Pfizer. Nell'ultimo mese, in Puglia sono state effettuate una media di 43-44 mila iniezioni, con punte anche di 52mila. Sono 3.636.442 le dosi somministrate sino a ieri in Puglia (dato aggiornato alle ore 17), il 90,9% di quelle consegnate pari a 4.000.495. La Puglia è seconda dopo la Lombardia (91,1%). Solo giovedì sono state inoculate oltre 44mila dosi, record nell'hub Fiera del Levante a Bari che alle 13 di ieri aveva fatto oltre mille iniezioni. Una campagna di immunizzazione che continua a mantenere un andamento sostenuto, ma che adesso dovrà inevitabilmente rallentare. Nella fascia di età 70-79 anni quasi il 90% della popolazione pugliese ha ricevuto almeno la prima dose (Puglia prima in Italia), mentre tra 60 e 69 anni la copertura è oltre l'83%, anche in questo caso Puglia al primo posto.

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