Pd, il futuro di Decaro fra Europee e Comunali: «Vorrei restare in Puglia»

L'intervista al sindaco di Bari sul palco della Festa dell'Unità regionale

Enzo Magistà e Antonio Decaro
Enzo Magistà e Antonio Decaro
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Lunedì 4 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:52

Glissa, scherza, prova a svicolare. Poi, alla fine, Antonio Decaro si sbottona e parlando del suo futuro politico ammette: «Io resterei legato al mio territorio, alla Puglia». Prima opzione e desiderio del sindaco di Bari: correre da governatore della Regione. «Certo - aggiunge - da qualche mese il Pd coltiva l’idea di candidare i sindaci in Europa, perché sono i sindaci, con i Fondi di coesione e con quelli del Pnrr, a fare da interpreti sul territorio della politica nazionale ed europea». Seconda opzione, per riempire il tempo dell’attesa fino al 2025: candidarsi alle Europee, competizione nella quale - non è da escludere - potrebbe misurarsi peraltro contro il ministro per il Sud, Raffaele Fitto. «Lo sento almeno due volte a settimana» dice Decaro dal palco della Festa dell’Unità di Torre Suda, nel Salento, raccogliendo gli applausi dei dem in platea. 

L'attacco al governo

«Abbiamo dimostrato a Fitto l’avanzato stato di attuazione del Pnrr comunale, con 55mila gare bandite e progetti già promossi dai ministeri per 80 miliardi. Abbiamo dimostrato che al Sud non c’è una classe dirigente di sfigati, perché sugli asili mentre noi assegnavamo le risorse, c’erano ministri che non sapevano ancora cosa farne. Per questo, gli abbiamo chiesto di spiegarci perché il governo abbia deciso di spostare dal Repower proprio i 13 miliardi destinati ai Comuni». Prodromi di una battaglia politica che, su un tavolo o su altro, si consumerà certamente ma senza i toni aspri e i silenzi pesanti che, a fasi alterne, hanno segnato e segnano ancora il confronto fra lo stesso Fitto e il governatore Michele Emiliano
Decaro ricorda quando il presidente della Regione - all’epoca sindaco di Bari - lo chiamò a fare l’assessore, precisa che i rapporti con Emiliano «sono ottimi, abbiamo litigato solo un paio di volte da quando ci conosciamo».

Ribadisce, come a più riprese ha fatto nel corso dell’ultimo anno, di «aver avuto dalla vita più di quello che meritavo e, quindi, potrei anche vivere la politica da volontario, tornando a fare l’ingegnere Anas». Dissente il Pd riunito a Torre Suda, con grida e applausi che «suonano come un’investitura» provoca il direttore del Tg di Telenorba, Enzo Magistà. «Manca ancora un anno alla fine del mandato e fino ad allora devo mantenere l’impegno con la mia comunità» insiste Decaro, pronto anche a chiedere consiglio alla madre, «che mi inseguì per convincermi a candidarmi sindaco. Mi metterò al servizio della comunità». 

Le Comunali

Inevitabile un passaggio sulle Comunali, con Foggia pronta a eleggere sindaco e Consiglio comunale in autunno e Lecce e Bari in primavera. «Per Foggia avrei candidato Rosa Barone o Raffaele Piemontese - riflette il primo cittadino barese -, che però hanno ritenuto di proseguire l’impegno in Regione. Non ripeteremo a Lecce l’errore commesso a Brindisi. Lecce è amministrata da una persona perbene, Carlo Salvemini, che ci ha fatto vincere le elezioni, che ha lavorato bene e la coalizione dovrebbe proteggerlo. Se poi ci sono fibrillazioni e qualcuno si volesse misurare, allora non credo che Carlo si sottrarrebbe dalle primarie, che sono lo strumento democratico che il centrosinistra ha scelto per dar voce alla base». 
La conclusione è un programma politico: «Il Pd - chiude Decaro - deve somigliare di più alla società che vuole rappresentare. A volte fra noi ci sono differenze e fratture, ma dobbiamo avere la forza di ritrovarci attorno alle cose che ci uniscono». Un auspicio, per guardare con fiducia al futuro mentre il segretario regionale dem, Domenico De Santis, lancia già la prossima Festa regionale, dal 7 al 10 settembre 2024. «È stata una festa straordinaria. Siamo tornati dopo diversi anni con un evento del partito e siamo stati travolti dall’affetto e dalla partecipazione. Vedere migliaia di persone frequentare i nostri stand - dice - i dibattiti e i confronti fino a notte fonda ci ha fatto superare la stanchezza e ci ha regalato un grande segnale di ripresa. La nostra segreteria si era posta sin dall’inizio l’obiettivo di raccogliere iscritti e simpatizzanti attorno a un evento che avrebbe affermato e sostenuto ancora una volta i valori identitari del partito, ma abbiamo fatto ancora di più: questa festa si iscrive all’interno di un circuito di 81 feste che si sono tenute e si terranno nella nostra regione e sarà organizzata anche il prossimo anno. Grazie ai cittadini pugliesi che in oltre 100mila hanno seguito la festa sui nostri canali social». L’appuntamento con il voto si avvicina. 

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