Patologie da danno ambientale: «Scuola di ricerca per Bari e Taranto»

Patologie da danno ambientale: «Scuola di ricerca per Bari e Taranto»
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Lunedì 7 Luglio 2014, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 12:43
BARI - Creare a Taranto un Centro per la prevenzione e l'assistenza didattica e di ricerca per le patologie da danno ambientale: il progetto viene proposto, con una nota diffusa oggi, dal professor Rosario Polizzi, presidente del consiglio di Corso di laurea in medicina dell'Università di Bari e dal professor Giuseppe Palasciano, direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Specialistica dell'Università di Bari. ''Siamo disponibili a creare a Taranto - affermano Polizzi e Palasciano - una struttura sanitaria che sia di riferimento per tutto il Sud e che si occupi della prevenzione e dello studio, con preciso zoom, delle patologie da cause ambientali. L'obiettivo inoltre e' quello di realizzare una attivita' di ricerca traslazionale, la ricerca traslazionale verifica infatti la possibilità di trasformare le scoperte scientifiche che arrivano dal laboratorio in applicazioni cliniche per ridurre l'incidenza e la mortalità delle malattie oggetto della ricerca stessa''.



''Questa - aggiungono Polizzi e Palasciano - è solo una delle definizioni possibili per questo ramo della ricerca scientifica che in sostanza porta la strumentazione del laboratorio al letto del paziente''. ''Un territorio come quello tarantino - proseguono - abbisogna di una struttura altamente specializzata che ovviamente si colleghi con le realtà sanitarie già presenti ma esalti la specificità che può in breve tempo essere un punto di riferimento per tutto il Sud. Siamo convinti che ne beneficeranno sia i cittadini-pazienti sia il mondo sanitario questa volta coniugando veramente salute e lavoro''. ''A questa idea - concludono - sono già favorevoli alcuni clinici della Scuola di Medicina della Università di Bari, vi è una forte richiesta da tutto il territorio della Puglia per le note vicende ambientali esistenti e con l' intenzione di sensibilizzare ovviamente tutto il territorio ed ovviamente il mondo imprenditoriale e bancario''.
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