In Puglia arriva il nuovo vaccino Novavax: entro lunedì in consegna 68.400 dosi. Ecco chi può richiederlo

In Puglia arriva il nuovo vaccino Novavax: entro lunedì in consegna 68.400 dosi. Ecco chi può richiederlo
4 Minuti di Lettura
Sabato 26 Febbraio 2022, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 19:33

Il primo carico da un milione di vaccini di Nuvaxovid destinato all'Italia è già partito dagli stabilimenti di Novavax in Olanda. E in Puglia arriveranno tra oggi e lunedì mattina le prime 86.400 dosi. A differenza di altre regioni, in Puglia al momento non è previsto un meccanismo di prenotazione per il vaccino anti-Covid. A comunicarlo l'assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese.

Open day senza prenotazione

Tali dosi, verranno ripartite, poi, su base provinciale sulla base della popolazione. All’Asl Bari saranno assegnate 21.300 dosi, all’Asl Bt 6.500, all’Asl Brindisi 6.700, all’Asl Foggia 10.400, all’Asl Lecce 13.700 e all’Asl Taranto 9.800 dosi. Il Novavax sarà somministrato per via intramuscolare in due dosi, la seconda dopo 21 giorni dalla prima, e sarà “ready to use”, in quanto già diluito. 
Le Asl si stanno già organizzando: giovedì prossimo, 3 marzo, il dipartimento di Prevenzione della Asl Taranto ha predisposto un Open day Novavax ad accesso libero, senza prenotazione.

Tutti i cittadini che non sono ancora stati vaccinati e intendono ricevere la somministrazione del ciclo di base con il nuovo prodotto vaccinale potranno richiedere la prima dose di vaccino nell'hub vaccinale dell'Arsenale della Marina Militare di Taranto. L'open day si terrà dalle 9 alle 17. Secondo le indicazioni della circolare del ministero della Salute, Novavax verrà somministrato a over 18 e incluso nel programma di vaccinazione "attualmente solo per il ciclo primario", dunque non come booster, ovvero per il richiamo di una precedente somimnistrazione con altro siero.   

Il vaccino proteico per convincere indecisi e no vax

Novavax, il quinto vaccino approvato dall'Ema dopo Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson, è un vaccino proteico, ossia contiene frammenti prodotti in laboratorio della proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus Sars-CoV-2, e un adiuvante, la saponina. Secondo gli esperti Novavax potrebbe avere un effetto 'persuasivo' su coloro che sono ancora scettici rispetto all'immunizzazione, dal momento che utilizza una tecnica tradizionale trentennale. 

Novavax: ecco come funziona

Diversamente dai vaccini Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson, Sputnik, che usano tecnologie a mRNA e vettore virale, quello prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Novavax non è un vaccino genico ed è stato creato attraverso la tecnica delle proteine ricombinanti. Una tecnologia già ampiamente sperimentata fin dagli anni '80 per esempio contro l'epatite B. NVX-CoV2373, questa la sigla, come qualsiasi altro vaccino ha l'obiettivo di stimolare il sistema immunitario e fargli produrre una risposta contro l'aggressione di un agente esterno. È composto da frammenti proteici del virus partendo dall'immissione in un 'baculovirus' (virus svuotato del suo contenuto genetico) di una porzione di Dna con le informazioni utili a produrre la proteina Spike. In una fase successiva, alcune cellule vengono infettate dal virus e quando il materiale è all'interno, il baculovirus libera il materiale genetico utile alla produzione della Spike. Proteina che, dopo essere stata prodotta, viene rilasciata al di fuori delle cellule. Le nanoparticelle virali contengono fino a 14 proteine Spike, a cui si aggiunge un adiuvante che stimola il sistema immunitario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA