Medici da fuori regione per far fronte all'emergenza: la Regione pronta a bandi "veloci"

Il presidente: "Vareremo un sistema a sportello grazie al quale qualunque medico italiano o europeo che volesse venire a lavorare in Puglia presenterà la sua domanda"

Medici da fuori regione per far fronte all'emergenza: la Regione pronta a bandi "veloci"
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 15:19

La Regione Puglia starebbe pensando a un bando regionale di mobilità per attirare medici da fuori regione, che dovrebbe avere tempi più veloci rispetto ai consueti bandi delle singole Asl: è quanto emerso ieri sera durante il confronto tra l'Ordine dei medici di Bari e l'assessore alla Salute Rocco Palese, come riportato ogi in una nota dell'Ordine professionale.

L'assessore Palese

L'assessore avrebbe assicurato che «per coprire le carenze di medici la Regione è disposta a percorrere tutte le strade e ad andare in deroga, soprattutto in situazioni ormai drammatiche come la copertura dei turni della continuità assistenziale», evidenzia l'Ordine dei medici.

Nel 2022 ci sarebbe stata un'impennata delle richieste di prestazioni sanitarie, +26%.

L'Ordine dei medici

Dal suo canto il presidente dell'Ordine dei medici di Bari e delle Federazione nazionale, Filippo Anelli ha chiesto all'assessore Palese «di procedere subito con i concorsi per gli specializzandi, vista la norma che consente loro di partecipare anche a partire dal secondo anno». Ha inoltre sottolineato «la necessità di introdurre meccanismi che incentivino i giovani medici a rimanere in Puglia». «Non abbiamo grandissima attrattività come Regione - dice Anelli - per cui ogni anno tra i 300 giovani che si specializzano, molti fanno i concorsi fuori dalla Puglia e se ne vanno».

Il presidente Emiliano

«Il nostro progetto che riguarda anche la sanità comincerà cambiando il sistema di reclutamento dei medici e del personale sanitario: vareremo un sistema a sportello grazie al quale qualunque medico italiano o europeo che volesse venire a lavorare in Puglia presenterà la sua domanda che verrà valutata immediatamente sulla base del curriculum e si cercherà, dove non ci sia una richiesta multipla, di assumerlo subito». Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della visita nel nuovo padiglione Asclepios 3 del Policlinico di Bari. «È una misura estrema - ha aggiunto - al limite della formalità giuridica, ma necessaria perché ci sono tantissimi ragazzi che sono stati costretti in passato a studiare o a specializzarsi fuori, noi vorremmo provare a riportali indietro».

Emiliano ha precisato che «al di là delle strutture e dei finanziamenti, ciò che distingue un buon sistema sanitario da uno cattivo è la qualità dei medici che noi vorremmo mantenere più alta possibile». Il nuovo sistema ha quindi l'obiettivo di «eliminare la procedura concorsuale classica, stabilire dei parametri e dei requisiti standard e procedere alle assunzioni con concorso solo se necessarie a causa del numero di domande elevato».

Il fondo sanitario

«Tutte le Regioni, anche quelle di centrodestra - ha proseguito Emiliano - stanno pensando di proporre al governo e al Parlamento un disegno di legge di iniziativa regionale per aumentare nei prossimi tre anni il Fondo sanitario nazionale di quattro miliardi, e non di due come avvenuto quest'anno». L'obiettivo, ha aggiunto il governatore, è «recuperare il minimo per far funzionare un sistema che, avevamo detto durante la pandemia, è stato eccessivamente tagliato». «La Puglia è all'offensiva - ha chiarito - e lo è il Policlinico di Bari, per recuperare non solo il suo bilancio ma per far crescere una struttura fondamentale, che fa anche formazione di medici». «Negli ultimi sette anni - ha ricordato Emiliano - la Regione Puglia ha finanziato tre nuove facoltà di Medicina, unico caso in Italia». Sono a Lecce, a Taranto e all'università privata Lum di Casamassima (Bari). «Nei prossimi anni - ha concluso - avremo quindi circa cento medici in più ogni anno».

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