Laurea ignorata nel punteggio: concorso della Regione “congelato” dal Tar

Laurea ignorata nel punteggio: concorso della Regione “congelato” dal Tar
di Luigi LUPO
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Sabato 13 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 11:52

Avrebbe ricevuto un punteggio inferiore nel concorso della Regione Puglia per il ruolo di specialista tecnico di policy nonostante fosse in possesso di una laurea in giurisprudenza secondo il vecchio regolamento, quindi della durata di quattro anni, e dell’abilitazione al ruolo di avvocato. Così uno dei partecipanti, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola Armenise, ha presentato ricorso al Tar di Bari che, con un’ordinanza, pubblicata ieri, ha disposto la prosecuzione del processo per il prossimo 5 giugno: nel frattempo devono essere avvisati i candidati in posizione superiore e la Regione ha l’obbligo di dare notizia del ricorso. Potrebbe esserci il rischio che, a oltre un anno dall’aggiudicazione, la graduatoria possa subire rimescolamenti.

La storia

Il ricorrente ha totalizzato, nella graduatoria pubblicata con determina dirigenziale il 3 novembre 2022, il punteggio di 23, 625: si è qualificato 78°. Nella domanda di presentazione dell’ammissione al concorso l’uomo si è presentato con il titolo della vecchia laurea in giurisprudenza, conseguita a Bari il 5 novembre 2003, oltre all’abilitazione alla professione di avvocato.

Requisiti per cui avrebbe - come da ricorso – dovuto ottenere il punteggio finale di 25,125, assicurandosi così una migliore posizione in graduatoria. E la possibilità di saltare fino al posto numero 39 della graduatoria. Insomma la commissione non gli avrebbe riconosciuto, per avere un punteggio più alto, né la laurea vecchio ordinamento, ritenuta superiore alla triennale, né l’ammissione alla professione forense. Eppure, secondo il legale che chiede il parziale annullamento della determina regionale, l’articolo 7 del bando parla chiaramente di attribuire ulteriori punti a chi ha un diploma di laurea vecchio ordinamento rispetto al semplice titolo per l’ammissione. La Regione Puglia deve pubblicare un avviso sul sito web istituzionale dalle quale risulti l’esistenza del ricorso, gli estremi dei provvedimenti impugnati e i nomi delle persone coinvolte nella graduatoria.

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