Avrebbe ricevuto un punteggio inferiore nel concorso della Regione Puglia per il ruolo di specialista tecnico di policy nonostante fosse in possesso di una laurea in giurisprudenza secondo il vecchio regolamento, quindi della durata di quattro anni, e dell’abilitazione al ruolo di avvocato. Così uno dei partecipanti, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola Armenise, ha presentato ricorso al Tar di Bari che, con un’ordinanza, pubblicata ieri, ha disposto la prosecuzione del processo per il prossimo 5 giugno: nel frattempo devono essere avvisati i candidati in posizione superiore e la Regione ha l’obbligo di dare notizia del ricorso. Potrebbe esserci il rischio che, a oltre un anno dall’aggiudicazione, la graduatoria possa subire rimescolamenti.
La storia
Il ricorrente ha totalizzato, nella graduatoria pubblicata con determina dirigenziale il 3 novembre 2022, il punteggio di 23, 625: si è qualificato 78°. Nella domanda di presentazione dell’ammissione al concorso l’uomo si è presentato con il titolo della vecchia laurea in giurisprudenza, conseguita a Bari il 5 novembre 2003, oltre all’abilitazione alla professione di avvocato.