Emigrazione giovanile e ancora meno bimbi nati: perché in Puglia siamo sempre meno. Non bastano gli stranieri per fermare il calo demografico

Emigrazione giovanile e ancora meno bimbi nati: perché in Puglia siamo sempre meno. Non bastano gli stranieri per fermare il calo demografico
di Giuseppe ANDRIANI
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Sabato 30 Marzo 2024, 07:55

Sono sempre di meno i bimbi nati in Puglia. Il report sulla demografia dell'Istat, il primo con i dati del 2023, certifica un'ulteriore contrazione del numero dei neonati nella regione. La contrazione riguarda tutte le province, colpisce soprattutto la Puglia meridionale e fa eccezione soltanto nel Foggiano. Il calo demografico continua a essere un'emergenza soprattutto al Sud e l'Istituto di Statistica evidenzia come la dinamica riguarda in particolar modo le aree periferiche, quelle cioè lontane dalle grandi città.
Tanto per citare dei numeri che possono dare l'idea del contesto: in Puglia sono nati 25.600 bimbi nel 2023 - il numero è ancora provvisorio, come sempre accade in questa fase dell'anno -, il -2,8 per mille rispetto all'anno scorso. Vi sono 12 figli per ogni 10 mamme (anche qui il dato è in leggera contrazione). E l'età media al parto e sempre più alta, tanto da aver superato la soglia dei 32 anni.

Una tendenza ormai chiara

Nel post covid, a livello nazionale, il calo delle nascite ha arrestato la propria corsa soltanto in parte. Nascono sempre meno bimbi ma la variazione in negativo di anno in anno è inferiore rispetto a quanto è accaduto nel decennio precedente. Ciò non toglie, però, che esiste un'emergenza demografica, al punto tale che secondo un'associazione di ginecologi, che ieri ha prontamente commentato il report, l'ultimo bambino italiano - andando di questo passo - nascerà tra 201 anni, nel 2225. Il Mezzogiorno, da terra fertile per quanto da sempre segnata da un fenomeno migratorio che ne riduce potenzialità e sviluppo, è diventato il tallone d'Achille del Paese. "Le aree interne del Mezzogiorno - si legge nella sintesi fornita dall'Istat - evidenziano una perdita complessiva pari a circa 35mila residenti (-4,9 per mille), più consistente soprattutto nelle zone periferiche e ultraperiferiche (rispettivamente, -18mila e -4mila), con variazioni relative pari a -6,1 e -8,3 per mille rispetto all'anno precedente. Complessivamente, il calo della popolazione nelle aree interne del Mezzogiorno ha interessato quattro Comuni su cinque".
Nel computo della perdita dei residenti, però, incide e non poco anche il fenomeno delle migrazioni. Dal Sud si va al Centro-Nord, per cercare fortuna nel lavoro o per motivi di studio. E al contrario di quanto avviene nelle regioni settentrionali, quelle meridionali non riescono a contenere la fuga nemmeno con gli arrivi dall'estero. Se il saldo Puglia-estero è positivo, con 2,6 arrivi per mille abitanti, quello tra la regione e il resto del Paese è negativo allo stesso modo. Il tasso migratorio, così, si annulla. Senza dover citare troppi numeri, per rendere l'idea: su mille residenti nel 2023 in Puglia sono morte 11 persone e sono nati sei bambini. A questo bisogna sommare il fatto che gli arrivi dall'estero non fanno la differenza per via della migrazione verso altre aree dell'Italia. Ed ecco spiegato il calo demografico, che in Italia continua a passo lento e in Puglia invece è sempre più un'emergenza.
Così come è sempre più evidente l'invecchiamento della popolazione. L'età media in Puglia è di 46,3 anni, con il picco del Salento, dove si arriva a 47,5. Per ogni residente under 14 vi sono almeno (in alcune province va anche peggio) due over 65. È la fotografia di un territorio che ormai da mesi vede l'Inps erogare più pensioni che stipendi, con tutti i rischi che questa tendenza comporta.
Buone nuove, invece, sull'aspettativa di vita, che cresce, per quanto in modo residuale, in tutte le province (Brindisi esclusa). Al momento l'aspettativa di vita di un uomo in Puglia è di 80 anni, di una donna di 94. Diminuiscono, invece, i decessi: sono 43mila, circa il 4% in meno rispetto al 2022. Ma non bastano queste poche notizie positive per combattere l'emigrazione, la contrazione delle nascite e un territorio sempre più spopolato.
 

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