Lo studio: nel 2030 in Puglia ci saranno 16mila bambini in meno. Taranto e Brindisi i territori più esposti al calo demografico

Lo studio: nel 2030 in Puglia ci saranno 16mila bambini in meno
Lo studio: nel 2030 in Puglia ci saranno 16mila bambini in meno
di Giuseppe ANDRIANI
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:36

Sarà un Paese sempre più vecchio. E la Puglia guida la tendenza. Dal 2020 al 2030, secondo le previsioni di uno studio firmato da OpenPolis (sui dati dell’Istat), da Foggia a Lecce si perderanno 16.736 bimbi di età compresa tra 0 e quattro anni. Il calo delle nascite (mai così poche nel 2022, anche in Puglia) lascia intravedere una prospettiva grigia. In tutti i sensi. Perché sembra che - nonostante una ripresa quasi impercettibile nel tasso di riproduzione per donne under 50 - non ci siano spiragli per invertire il trend. O meglio: ammesso anche che una ricetta esista, la questione non è risolvibile nel giro di pochi anni. E allora le previsioni diventano ancor più grige del presente, quasi nere: le province pugliesi nel 2030 perderanno circa un bambino su dieci. Ma spesso anche di più, come il caso di Taranto, che arriva fino al -13%. 

«Che aspetto avrà l’Italia nel 2030 - si chiede lo studio -? Le tendenze in corso parlano di un paese in declino demografico da alcuni anni, in progressivo invecchiamento, con sempre meno bambini a causa del calo delle nascite.

Proiettate nell’arco di questo decennio, queste tendenze potrebbero portare a una diminuzione dei residenti in Italia quasi del 3%. Dagli attuali 59 milioni a 57,9, secondo le stime dell’istituto nazionale di statistica. Con una variazione del tutto asimmetrica rispetto alle generazioni, il Paese potrebbe perdere tra il 2020 e il 2030 si prevede un calo di residenti del 2,83%. Nell’Italia del 2030 potrebbero esserci 2 milioni di over 65 in più (+14,4% rispetto ai 13,8 milioni del 2020) e 1,3 milioni di under 14 in meno. I bambini e ragazzi fino a 14 anni, pari a 7,7 milioni di residenti nel 2020, potrebbero essere il 16,8% in meno nel 2030: 6,4 milioni di persone».

La stima

La popolazione invecchia, la stima è che ci saranno sempre più anziani (over 65) e sempre meno giovani (under 14). E c’è anche un fattore territoriale da tenere presente: storicamente la popolazione al Sud è più giovane, tanto che il Mezzogiorno è stato, negli anni, un serbatoio per l’intero Paese. Il calo demografico che si consuma in questi anni, e che non trova per il momento soluzioni adeguate, ha invece una matrice esattamente opposta: invecchia più rapidamente il Sud, non solo per la diffusa contrazione delle nascite ma anche perché l’emigrazione ha raggiunto nuovamente livelli importanti. Ed è un circolo vizioso: un territorio più povero, vede partire i giovani. E senza giovani diventa ancora più povero. 

E allora capita che, come certifica lo studio di Openpolis, le province pugliesi perderanno 16.736 bambini di età compresa tra 0 e quattro anni, mentre alcune province del Nord vedranno un aumento, almeno secondo le stime Istat. Si tratta di Trieste, Trento, Gorizia, Savona, Imperia, Genova, La Spezia. 
E inoltre vi sono una serie di territori, al Nord, che potrebbero avere un calo di bambini sicuramente di proporzioni “migliori” rispetto a quanto accadrà nel Meridione. Secondo le stime elaborate da Openpolis sui dati dell’Istat la Bat perderà 1.450 bimbi, il Foggiano 2.413, il Barese 5.247, Lecce e provincia 3.068, il Brindisi 1.733, il Tarantino (in proporzione il territorio più “a rischio”) 2.825. In tutto sono 16.736 bambini in meno. Oltre uno su dieci rispetto a quanti ve ne erano nel 2020 negli stessi territori. 
Le motivazioni? Procreare in un contesto così fragile dal punto di vista economico e sociale, è più difficile. C’è poi il tema dell’emigrazione: chi vuole stabilizzarsi, almeno talvolta, va a cercare altrove fortuna e sicurezza, che qui evidentemente non c’è. Per arrivare, poi, alla nota dolente dei servizi per le neo mamme: il Pnrr dovrebbe riequilibrare i divari territoriali sugli asili nido, ma per il momento i risultati sembrano lontani. E nel frattempo la Puglia diventa sempre più vecchia. Tanto che nel 2030 ci saranno oltre 16mila bimbi in meno.
 

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