Fitto: «Xylella, sinergia con tutte le istituzioni». Ed è prudente sulla Zas

Fitto: «Xylella, sinergia con tutte le istituzioni». Ed è prudente sulla Zas
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 24 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 12:45

«Il governo dia una risposta sulla Xylella» altrimenti «rischiamo di perdere il sistema delle imprese in Puglia, e non solo». A lanciare l’allarme è il presidente di Confagricoltura nazionale, Massimiliano Giansanti, l’occasione ghiotta è data dall’assemblea a Bari di Confagricoltura Puglia che ha visto tra i relatori anche il ministro per il Sud, la Coesione, il Pnrr e gli Affari Ue Raffaele Fitto. Xylella, rigenerazione, contratti di filiera, nuova programmazione europea, Zone agricole speciali: sono alcuni dei temi affrontati durante il dibattito. 

La xylella


La batteriosi che ha cambiato il paesaggio salentino, sterminando migliaia di ulivi, è un «tema sul quale si potrebbero aprire tanti elementi di discussione e polemica, che credo sia meglio evitare», esordisce Fitto. «Il governo – assicura però - è impegnato su questo fronte per cercare di dare una risposta organica. Il tema non è solo di carattere agricolo, è anche sociale, culturale e di carattere identitario per quello che l’ulivo rappresenta per il Salento e la Puglia. Bisognerà, quindi, intervenire con un piano organico che possa guardare a una rigenerazione del territorio. È un tema sul quale il governo darà risposte chiare, mi auguro in sinergia con tutte le istituzioni», è l’invito nemmeno troppo velato rivolto alla Regione Puglia e al presidente Michele Emiliano, assente ieri mattina nonostante fosse inserito tra i relatori. Ma a incalzare l’Esecutivo Meloni è il numero uno di Confagricoltura: «Che risposta mi aspetto dal governo? Che innanzitutto ne dia una, non a me ma agli agricoltori», dice Giansanti. «Noi – prosegue - in questi anni abbiamo perso tanto tempo ma soprattutto abbiamo perso produzione e adesso rischiamo di perdere il sistema delle imprese. Credo che sia necessario dare una risposta definitiva ai nostri imprenditori che devono ripartire, devono avere l’opportunità di avere il governo dalla loro parte, come è giusto che sia, per andare a individuare le risorse da stanziare per i nuovi investimenti, per definire il percorso di espianto e soprattutto per dare la possibilità alle imprese di tornare a occupare personale che ovviamente darebbe un valore non solo economico ma anche sociale alla ripresa della Puglia e del Sud». Sulle tempistiche è netto: «Ci aspettiamo delle risposte nel minor tempo possibile. Anche perché nel frattempo comunque le imprese devono garantire quello che i cittadini chiedono: cibo italiano in quantità, in qualità e in sicurezza».

I fondi


Dalla Xylella alla nuova programmazione, il dibattito sui fondi comunitari resta “caldo”. «C’è una sfida complessiva – avverte il ministro - che riguarda la politica agricola a livello europeo e la futura programmazione sulla quale penso sia necessario lavorare anche con delle proposte a livello nazionale.

Il ministro Lollobrigida e il governo sono già impegnati su questo fronte e l’Italia darà il suo contributo nei prossimi mesi anche in funzione delle scelte che saranno assunte a livello europeo». Il riferimento è al possibile allargamento dell’Unione che dovrà, per forza di cose, comportare una rivisitazione anche delle regole collegate al fondo riservato all’agricoltura. Poi, però, quei soldi, miliardi di euro, devono essere spesi, oltre che bene, anche nei tempi previsti dai regolamenti. E su questo punto Fitto avverte: «Stiamo facendo un ragionamento complessivo a livello europeo sulle modalità di utilizzo delle risorse. Un tema che ogni volta che lo affrontiamo c’è qualcuno che ci dice che non è così e che le situazioni sono differenti. Noi ci atteniamo ai numeri veri e i numeri dicono che sul fonte della spesa per la Coesione, nella programmazione 2014-2020, a fronte di 126 miliardi a disposizione è stato speso il 34%». Per questo motivo «stiamo lavorando per avere una risposta chiara e per immaginare degli interventi che vadano in una direzione di una correzione. Questo vale sia per i fondi per l’agricoltura che più in generale nell’utilizzo dei fondi europei». Per Giansanti, i fondi previsti per l’Italia nella nuova programmazione sono già insufficienti perché «non sono quelli che noi volevamo” e perché già erosi “da una inflazione al 7-8%. Quindi – sostiene - già oggi abbiamo una perdita in valore d’acquisto delle risorse attribuite relativa all’inflazione e quindi le risorse sono già minori rispetto alle precedenti, oltre al taglio del budget europeo che destina ancora meno risorse. Questa volta lo sforzo che la Regione Puglia deve fare è quello di destinare queste risorse agli imprenditori in maniera chiara, trasparente perché ci sono state delle annate che sono state caratterizzate da una serie di ricorsi».

Zas

Tra i temi toccati la possibilità di istituire una o più Zone agricole speciali, sulla falsa riga della Zes unica per il Sud. Fitto lascia che si intuisca la sua posizione in merito: «Non lo so se abbiamo bisogno di ulteriori strumenti settoriali – taglia corto - o se invece all’interno della Zes non si possano già trovare le soluzioni. Sulla governance ne discuteremo con il ministro Lollobrigida».

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