Fitto in città per il congresso di Fratelli d'Italia, dialogo con Marchionna su porto e decarbonizzazione

Raffaele Fitto
Raffaele Fitto
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 10 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:46

Ci saranno anche il ministro Raffaele Fitto ed il sottosegretario Marcello Gemmato questa mattina, all’hotel Nettuno di Brindisi, per il congresso provinciale di Fratelli d’Italia.

La riconferma di Caroli

Un congresso che, come preannuncia il partito pugliese in una nota, sarà unitario ed eleggerà come primo presidente di FdI in provincia di Brindisi il consigliere regionale Luigi Caroli. Un congresso unitario, dunque, nonostante le fibrillazioni che, almeno nel capoluogo non sono mancate, fin da prima dell’inizio della campagna elettorale per le amministrative, che poi hanno portato al governo della città l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Marchionna e sostenuta, oltre che da Fratelli d’Italia, da Forza Italia, Lega, Casa dei Moderati e da civici all’interno dei quali erano presenti anche esponenti di Azione, partito del quale il consigliere regionale Fabiano Amati è commissario regionale.

Contatti col governo

E proprio il sindaco Marchionna, nella giornata di oggi, potrebbe facilmente approfittare dell’occasione - ovviamente prenderà parte, come ospite, al congresso del partito di Giorgia Meloni - per confrontarsi con il ministro Fitto e con il sottosegretario Gemmato su diverse problematiche che riguardano il capoluogo.
Il primo ad arrivare, secondo l’organizzazione che comprende in parallelo il congresso del partito anche a Lecce, dovrebbe essere il sottosegretario alla Salute.

I problemi della sanità

E con lui il primo cittadino potrebbe discutere dei tanti problemi della sanità a Brindisi. A partire dalla questione della Radiologia interventistica che, per molti osservatori politici, non si è affatto conclusa con il ritorno del reparto all’interno dell’ospedale “Perrino” ma, almeno temporaneamente, per i vertici della Asl è stata risolta tramite accordi organizzativi per gestire i pazienti brindisini a Lecce e Taranto. Ultimo in ordine di tempo ad intervenire sulla questione, accodandosi alle voci critiche di Fabiano Amati e Mauro Vizzino, sono stati i co-portavoce di Europa Verde Caterina Marini e Domenico Turrisi. «La salute dei cittadini della Asl Brindisi affidata al caso, ad un viaggio della speranza (quella di riuscire ad arrivare vivi) verso un nosocomio disponibile nelle province adiacenti di Taranto e Lecce, e svuotata del valore intrinseco che dovrebbe esserle riconosciuta perché trattasi di vite umane». Ma questo è solo uno dei problemi che affliggono la sanità brindisina, come la cronica carenza di medici che ha portato alla chiusura di diversi reparti non solo nell’ospedale “Perrino”.

Proprio nel capoluogo, tra l’altro, si sta lavorando (la delibera per la dichiarazione di pubblica utilità dovrebbe arrivare a breve in consiglio comunale) per l’Oncoematologia.

I nodi dello sviluppo

Poco più tardi, nella stessa mattinata, è previsto l’arrivo del ministro Fitto. Con il quale il sindaco Marchionna potrebbe voler discutere di questioni nodali per lo sviluppo della città, a cominciare dalla decarbonizzazione. Ed in particolare, della strategia per “disinnescare” gli effetti negativi, dal punto di vista occupazionale, del phase out dal carbone. Cosa che richiede una strategia complessa innanzitutto di riqualificazione della presenza delle grandi industrie, a partire da Enel oltre che dalla chimica di base, e di attrazione di investimenti anche grazie alle semplificazioni previste dalla Zes. Argomento, quest’ultimo, del quale il ministro Fitto si è interessato diffusamente. Altro argomento del quale, verosimilmente, il primo cittadino vorrà discutere con il ministro è lo sviluppo del porto, rimasto fuori ancora una volta dai nodi “core” della rete transeuropea Ten-T. Parte delle infrastrutture ritenute strategiche per lo sviluppo dello scalo, infatti, sono già finanziate (diverse proprio grazie al Pnrr) mentre altre ancora non lo sono. In questo caso, quindi, l’obiettivo potrebbe essere quello di individuare possibili fonti di finanziamento. Ma anche facilitare gli insediamenti come quello, auspicato un po’ da tutti, della cantieristica legata ai parchi eolici offshore. Proprio Fitto, infatti, diversi mesi fa fece da facilitatore per l’insediamento di Act Blade a Sant’Apollinare.

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