Coronavirus, controlli senza sosta. L'allarme dei sindaci: «In strada serve l'aiuto dell'Esercito». Altre 111 denunce

Coronavirus, controlli senza sosta. L'allarme dei sindaci: «In strada serve l'aiuto dell'Esercito». Altre 111 denunce
di Valeria BLANCO
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Venerdì 20 Marzo 2020, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 13:37

​Si fa ancora fatica ad accettare gli obblighi imposti dal decreto del presidente Conte, che impone di limitare al massimo gli spostamenti per contenere i contagi da coronavirus. E ogni giorno fioccano denunce da parte di carabinieri, polizia, vigili urbani e finanzieri impiegati sulle strade di tutta la provincia. Il primo bilancio della giornata di ieri, 19 marzo, arriva dai carabinieri, che nel complesso hanno controllato centinaia di persone a piedi e in macchina e ne hanno denunciate 111 su tutto il territorio di competenza.

Nel dettaglio, i carabinieri della compagnia di Lecce hanno controllato 11 veicoli e 48 persone, denunciandone sette. I colleghi di Gallipoli si sono concentrati sui comuni di Galatina, Copertino, Nardò, Neviano, Seclì, Galatone e Gallipoli, denunciando 23 persone che si trovavano fuori dal Comune di residenza senza una valida giustificazione. A Campi, i carabinieri della compagnia hanno controllato tutti i Comuni di competenza, verificando i motivi dello spostamento di 123 persone e denunciandone 25, in quanto non hanno potuto dimostrare la necessità della loro uscita. Quattro le persone denunciate a Tricase, su un totale di 98 persone controllate. Altre denunce arrivano dai comprensori di Casarano e Maglie: 35 le persone denunciate (su 97 controllate) tra Parabita, Melissano, Ugento, Racale, Ruffano, Taviano e Casarano; 17 i denunciati (su 132 controlli) nei Comuni di Maglie, Muro, Cursi, Martano, Castrignano, Melpignano e Surano.

E, come ricordano anche le varie associazioni dei consumatori, con questo tipo di sanzioni non si scherza. La violazione del decreto del presidente del Consiglio è considerata violazione del provvedimento dell’autorità e punita secondo quanto previsto dall’articolo 650 del Codice penale con l’ammenda di 206 euro o con l’arresto fino a tre mesi. La denuncia apre quindi un procedimento penale e l’eventuale condanna per un reato, per quanto “minore”, è sufficiente per sporcare la fedina penale. Per evitare conseguenze tanto gravi, Aduc suggerisce di optare, con l’assistenza di un avvocato, per l’oblazione: “L’articolo 650 del Codice penale appartiene – si legge in una nota - alla famiglia delle cosiddette “contravvenzioni”, ossia reati minori che possono essere estinti (quindi senza consegue penali e senza iscrizione nel certificato penale) mediante il pagamento di una somma. Una somma stabilita dal giudice, diversa dall’ammenda di 206 euro che viene inflitta per il reato in sé che, anzi, non deve essere pagata, perché il suo pagamento costituisce esecuzione della pena, che a quel punto diviene irrevocabile. L’oblazione non è automatica, ma va richiesta”.

IL BILANCIO DEL 19 MARZO

Non c’è tregua, dunque, per le forze dell’ordine che ogni giorno, su strada, garantiscono la sicurezza anche controllando che non ci siano in giro più persone di quelle che devono uscire per necessità. Per il Salento e la Puglia intera sono giorni cruciali. E le regole però non sempre vengono rispettate daicittadini.Al punto checi sono sindaci che invocano l’intervento dell’Esercito sulle strade: si tratta di una richiesta avanzata anche da alcuni governatori (Campania e Sicilia, per esempio). In Puglia c’era già stato il sindaco di Trani a lanciare il grido d’allarme. E ora s’aggiunge anche quello di Carovigno.

I controlli in Puglia sono continui e capillari: il servizio sulle strade del Leccese è stato organizzato nelle scorse settimane in prefettura, alla presenza dei vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, ed è coordinato dal questore Andrea Valentino, che a dieci giorni dall’avvio dei controlli prova a fare un primo bilancio. «Quando si è capito che saremmo andati incontro a misure così stringenti, attorno a un tavolo con il prefetto e i comandanti provinciali di Carabinieri e Finanza, che ringrazio per la grande collaborazione, abbiamo suddiviso territorio e competenze. Le tre principali arterie della provincia sono state assegnate, in termini di controlli, a Polizia Stradale, Finanza e Carabinieri, con la Polizia provinciale che opera sulle strade di sua competenza. I poliziotti e i carabinieri presidiano il territorio,mentre la Finanza si concentra sul controllo degli esercizi commerciali. In città, i presìdi riguardano per lo più le vie d’accesso. Grande attenzione anche agli arrivi da fuori regione con treni e bus, su cui lavorano gli agenti della Municipale e quelli della Polfer».



Controlli, con il cane a 5 chilmetri da casa. E arrivano i droni A Lecce ragazzo di 12 anni solo per strada: andava a trovare il padre

Un gran dispiegamento di forze,che però non fa venire meno il consueto impegno di presidio del territorio. «Le normali attività viaggiano con 112 e 113, mentre ai controlli sul rispetto del decreto abbiamo dedicato pattuglie apposite», chiarisce il questore. Le denunce sono tante. L’ultimo bilancio della Questura, dall’11 marzo a oggi, parla di migliaia di controlli e di sanzioni elevate a circa il 4% dei fermati. Ieri gli agenti della Municipale hanno controllato 37 negozi in città, soprattuttopasticcerie,non riscontrando violazioni al decreto. I carabinieri di tutta la provincia hanno effettuato controlli a tappeto, denunciando ben 135 persone trovate fuori dalle abitazioni senza un motivo valido, oppure perché hanno fornito ai militari false attestazioni.

Colpisce il dato del capoluogo e dei Comuni limitrofi: 52 persone controllate e, su queste, 43 denunciate perché non in regola. Il questore Valentino chiarisce alcuni aspetti del decreto: «Se ci sono tante denunce – spiega – è perché c’è ancora una sacca di resistenza nel capire che è necessario e doveroso restare a casa. Esistono situazioni in cui si può effettuare lo spostamento e ormai le conosciamo tutti: lavoro, salute, necessità. Poi ci sono situazioni che creano perplessità: è consentito portare a spasso il cane e fare sport all’aperto, ma ci vuole buon senso. L’orientamento delle forze dell’ordine è questo: va bene la corsetta nel quartiere, ma se devo prendere l’auto e andare da Lecce a Santa Caterina per fare attività motoria sul lungomare, sto effettuandouno spostamento vietato e sarò sanzionato».

«Al di là di comportamenti singoli – continua Valentino - c’è una risposta positiva della città di Lecce: temevo molto il primo sabatosera, invece è andato bene e non ci sono stati assembramenti. Bisogna andare avanti così». Infine, un pensiero il questore lo dedica ai suoi uomini, ai quali in queste settimane è richiesto un impegno, anche psicologico, straordinario. «Sono grato ai miei poliziotti – conclude il questore Valentino -, ho scritto una lettera a tutti per dimostrare la mia gratitudine e cerco di essere al loro fianco, pur nel rispetto delle distanze imposte dall’emergenza, sia per strada che con messaggi via radio». Intanto, i controlli proseguono a ritmo serrato anche nelle altre province salentine: negli ultimi dieci giorni i carabinieri di Taranto hanno controllato 4.300 persone e ne hanno denunciate 605 perché circolavano senza validi motivi e 25 per aver fornito false generalità.

A Brindisi controllate 7.938 persone, di cui 450 denunciate per inosservanza delle disposizioni e 14 per dichiarazioni mendaci.

E di fronte alle numerose inadempienze, alcuni sindaci chiedono addirittura l’intervento dell’esercito per strada. Richiesta che non è arrivata formalmente all’Anci,ma che il vicepresidente Anci Puglia, Gianni Stefàno, non esclude possa essere adottata. «Resta un’ipotesi per tutelare l’interesse preminente alla salute – dice Stefàno – ma solo in casi specifici e particolarmente gravi, laddove gli appelli al buon senso che arrivano ormai da ognipartedovessero fallire».

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