Autonomia, parla Mattarella: «Stessi diritti anche al Sud»

Autonomia, parla Mattarella: «Stessi diritti anche al Sud»
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Mercoledì 23 Novembre 2022, 11:24 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:10

La lezione della Pandemia come monito alla responsabilità. Parte da qui il discorso che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto indirizzare alla platea dei più di 2mila sindaci che ieri si sono riuniti a Bergamo per la 39esima assemblea nazionale dell'Anci, presieduta dal sindaco di Bari Antonio Decaro. Alla presenza dei primi cittadini di tutta Italia, il presidente ha richiamato più volte il principio della coesione nazionale e quello di uguaglianza sancito dalla Costituzione.

Il monito sull'uguaglianza


Tra gli applausi, il capo dello Stato ha preso di petto l'argomento: «La Costituzione sancisce il principio di uguaglianza per i cittadini e, naturalmente, vale per i Comuni, che devono essere messi tutti in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini».

L'atmosfera tra i sindaci è rilassata ma sul tema da giorni crescono le fibrillazioni con diversi governatori del sud pronti a fare le barricate per contrastare un progetto che potrebbe far aumentare il divario tra Nord e Mezzogiorno. Il capo dello Stato chiude quindi con una preoccupazione che diventa sempre più pressante nei suoi discorsi: l'attuazione del Pnrr, che «l'Italia non può eludere per colmare ritardi strutturali».

Il presidente Anci


Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dell'Anci Antonio Decaro, il quale, ricordando come «il tema del regionalismo differenziato in queste settimane sia tornato a infuocare il dibattito politico», chiede che l'obiettivo rimanga «il miglioramento del livello e della qualità dei servizi pubblici per tutti i cittadini italiani, nel tentativo di ridurre le distanze che ancora esistono fra varie zone del Paese. Decaro invoca procedure veloci per realizzare le opere programmate: «Evitiamo, per le risorse assegnate ai Comuni, di rimettere in discussione le basi del Pnrr e le scelte fondamentali compiute insieme all'Europa, rischiando di rallentare o addirittura di fermare tutto» ha ricordato nel lungo discorso. «Il nostro unico intento, ora, deve essere quello di accelerare le procedure e realizzare le opere programmate per spendere le risorse che ci sono state assegnate», ha aggiunto.
Il discorso del Capo dello Stato e quello del rappresentante dei Comuni si rivolgono anche al ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, che si sta battendo per il progetto di Autonomia differenziata, seduto in platea insieme ad Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, tra le più decise sostenitrici della riforma regionalista. Fontana non fa passi indietro: «L' autonomia differenziata è la nostra occasione per ridisegnare le competenze e affermare il protagonismo e la responsabilità di Comuni ed Enti - sottolinea il governatore lombardo - la Regione Lombardia è pronta a fare la sua parte, ad assumere la regia di un sistema policentrico e virtuoso di relazioni, competenze e buon governo capace di migliorare la vita dei propri cittadini - ha aggiunto -. Rifuggiamo ogni idea di riproporre un centralismo a livello regionale. Non vogliamo più risorse ma decidere come spenderle per avere servizi più efficienti».


Nei giorni scorsi gli stessi Fontana e Calderoli avevano criticato il fronte dei governatori del Sud che promettono le barricate contro la riforma, prendendosela con il presidente campano Vincenzo De Luca, reo di avere cambiato improvvisamente idea rispetto al 2019. Un rimprovero analogo a quello mosso da più parti contro il governatore pugliese Michele Emiliano, che nel 2020 apriva alla legge quadro scritta da Francesco Boccia.
Ma il fronte dei governatori meridionalisti a caccia del loro front runner com'è noto dovrà fare a meno proprio del sindaco di Bari. Dal palco, Decaro ha infatti chiarito che il ruolo di un sindaco è nella sua città e non alla guida di un partito. Frase che tra gli applausi archivia ogni suggestione su una sua possibile candidatura al congresso nazionale dem ormai imminente circolata in estate. Come se non bastasse, un altro sostenitore dell'autonomia, il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che nei giorni scorsi ha ufficializzato la sua corsa per la guida del Nazareno, ha deciso di far partite il suo tour per l'Italia dal Sud, forse proprio da Bari, dove la presenza di Decaro - dato per certo tra i suoi sostenitori - potrebbe offrirgli una sponda autorevole per spegnere le preoccupazioni sulla riforma.
A.Lu
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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