America's cup a Brindisi, i dati: un ritorno da quasi 15 milioni e una città che cambia pelle

Entro il 30 aprile devono essere annunciati gli eventi delle World Series, come impone il protocollo

America's cup a Brindisi, i dati: un ritorno da quasi 15 milioni e una città che cambia pelle
America's cup a Brindisi, i dati: un ritorno da quasi 15 milioni e una città che cambia pelle
di Alessio PIGNATELLI
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:11

Il conto alla rovescia è partito. Brindisi, la Puglia e l’Italia intera fremono per la scelta definitiva che dovrà sciogliere le riserve su chi ospiterà una tappa delle World Series America’s Cup. Oggi è previsto un altro incontro - chiamiamolo così, una sorta di aggiornamento interlocutorio tramite una call - tra comitato organizzatore e consorzio territoriale: niente di definitivo, emerge da indiscrezioni. Bocche cucite per non compromettere l’esito finale che sarà annunciato entro la fine di questo mese (entro il 30 aprile devono essere annunciati gli eventi delle World Series, come impone il protocollo ndr) e le basi che sono state letteralmente costruite in poche settimane. Quello che solitamente viene preparato in diversi mesi - garanzie finanziarie, copertura economica, pianificazione organizzativa - è stato improntato a tempo record per non farsi sfuggire un’occasione che fino a qualche tempo fa sembrava impossibile.

E invece no. Soprattutto dopo che Cagliari si è defilata: in termini di ricaduta economica, secondo un’analisi della società Nielsen Sports, per un investimento pubblico di circa 6,1 milioni di euro - quanto quello ipotizzato in Puglia - la Sardegna avrebbe ottenuto un ritorno di 14,8 milioni.

Tra le voci di spesa dei visitatori contenute nel report Nielsen, si stima per esempio un totale di 2.080.000 euro (280 euro in media a persona, tra food and beverage, pernottamento, trasporti e shopping, per due giorni di permanenza). 

Le parole del ministro Abodi

Tutta l’Italia fa il tifo per Brindisi, anche le istituzioni. La concorrenza degli Emirati Arabi è forte ma come ha dichiarato nell’intervista a Quotidiano, anche il ministro dello Sport Andrea Abodi auspica un’intesa fra Grant Dalton, il ceo di Ace e Brindisi: «Io mi auguro fortemente di sì: il ritorno mediatico, promozionale e di valorizzazione delle infrastrutture consentirebbe di realizzare a Brindisi un centro velico permanente e promuovere questa affascinante disciplina». Abodi ha pure rimarcato che «è importante, dopo la rottura delle trattative con la Sardegna, che una tappa resti in Italia» poiché si tratta di un «eccezionale momento di promozione di una disciplina sportiva che valorizza anche la tecnologia ad altissimi livelli» e costituisce un forte richiamo in chiave turistica.

Le ricadute

E per avere uno sguardo complessivo alle ricadute economiche e di immagine, al di là delle previsioni, è utile fare un passo indietro. Ossia, nel 2021 ad Auckland. Premessa: oltre alle inevitabili differenze tra tipologia di location e periodi temporali, è giusto ricordare come l’edizione in Nuova Zelanda sia stata pesantemente influenzata dalle restrizioni del Covid. Detto ciò, la trentaseiesima America’s Cup ha attirato 38.745 visitatori ad Auckland che hanno soggiornato 377.765 notti nella regione. Come ricordato anche in una lettera dal Ceo Dalton alla Regione Sardegna, è stata l’America’s Cup più vista di tutti i tempi con un pubblico globale totale di 941 milioni di persone e un pubblico dedicato di 68,2 milioni di spettatori in tutto il mondo che hanno guardato 52 ore di trasmissione in diretta in 236 paesi. Il ritorno economico è stato come detto “drogato” dalla pandemia che ha limitato i visitatori internazionali, i media e i superyacht, nonché i giorni di regata pubblici nel villaggio delle regate. Ciò è stato ulteriormente influenzato da un numero di sfidanti inferiore al previsto e dai costi superiori a quanto previsto inizialmente.

L’analisi costi-benefici (CBA) per Auckland ha identificato un rapporto costi-benefici di 0,85. In altre parole, per ogni dollaro messo ad Auckland riceveva indietro 85 centesimi. Considerando solo i rendimenti finanziari, Auckland ha ricevuto 72 centesimi per ogni dollaro investito. Il CBA considera fattori sociali, ambientali e culturali oltre che finanziari. Ma c’è da considerare anche le ricadute sulle infrastrutture: ormeggi per superyacht aggiornati e ampliati, moli aggiornati, nuovi spazi pubblici e spazi per eventi nel Wynyard Quarter, spazi acquatici calmi per futuri eventi acquatici.
Collateralmente, sono stati organizzati 23 eventi di supporto in tutta Auckland nell’ambito del Summernova Festival che ha attirato più di 70mila partecipanti unici, separati dagli eventi dell’America’s Cup. L’89% dei partecipanti che vive ad Auckland ha affermato che l’evento ha aumentato l’orgoglio di vivere in quella città e l’85% ha pensato che la rendesse un posto più piacevole in cui vivere. Insomma, al di là dei numeri, un’occasione di riscatto sociale per un’intera popolazione. E, nonostante i 18mila chilometri di distanza, sentimenti, speranze e auspici sembrano gli stessi.

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