Vela America’s Cup, dopo l'addio a Cagliari ora spunta Brindisi: pressing su Regione e privati per i fondi

Vela America’s Cup, dopo l'addio a Cagliari ora spunta Brindisi: pressing su Regione e privati per i fondi
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 21 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 17:21

Si chiudono ufficialmente le porte per ospitare a Cagliari le World Series della Coppa America di vela, mentre Brindisi prova a serrare le fila ed a trovare i fondi necessari per far svolgere l’evento sulle rive dell’Adriatico. Secondo notizie di stampa, infatti, il Ceo di Ace (America’s cup event) Grant Dalton ha inviato alla regione Sardegna una lettera con la quale si dice che la tappa sarda non sarebbe più in considerazione.
La candidatura di Brindisi, quindi, prende maggior vigore ma dovrà fare i conti con altre proposte che sono arrivate da paesi stranieri (si parla di Emirati Arabi). I tempi per definire il calendario dell’evento, che costituisce una “preliminary regatta” (regata preliminare) in vista dell’evento principale dell’ottobre 2024, in programma a Barcellona, sono stretti, visto che il programma dovrebbe essere diramato il 30 di questo mese. 


Anche per questo, gli esponenti del comitato promotore vorrebbero organizzare in tempi brevissimi un incontro di persona con gli organizzatori e poter parlare con loro di come si intende strutturare la tappa brindisina. Ed è proprio in virtù di queste tempistiche che i brindisini stanno cercando di mettere insieme le forze e le somme necessarie per ospitare l’evento. Era stato proprio il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ad aver sottolineato che occorrerebbero «circa 5 milioni e mezzo di euro».

Sempre Emiliano, ribadendo che la Regione è interessata all’evento, aveva anche spiegato che l’ente dovrà diventare «catalizzatore di una sfida che possa impegnare imprese private che abbiano interesse a promuovere la Puglia ed in particolare il territorio di Brinidisi e che abbiano ottenuto da quel territorio dei vantaggi dal punto di vista economico e che intendano restituirli attraverso il loro contributo e sostegno a una manifestazione importantissima che cambierebbe l’immagine di Brindisi nel mondo».

L'appello

Non le cita, ma il riferimento appare evidente agli investimenti nel campo energetico
Tra le altre cose, il presidente della Regione spiega che l’ente «se ci sarà bisogno di un intervento, sarà valutato sulla base del rapporto tra benefici e vantaggi», come accade con altre attività sportive. Parole che sono state rilanciate anche dal segretario del Partito democratico, Francesco Cannalire e che trovano una consonanza, non così usuale, con quelle del candidato sindaco per Movimento Regione Salento Pasquale Luperti, per il quale le dichiarazioni di Emiliano «devono riportare tutti con i piedi per terra», perché la Regione «non può farsi carico di un esborso di circa cinque milioni e mezzo di euro. Potrà versarne una parte, ma il resto dovrà essere a carico di grandi aziende», che come ha detto Emiliano, hanno ottenuto dei vantaggi a Brindisi.
Per Luperti, quindi, sembra «sin troppo evidente che queste caratteristiche corrispondono all’Enel che a Brindisi ha in funzione la grande centrale a carbone di Cerano da cui da mesi e mesi sta ottenendo guadagni inimmaginabili per effetto del funzionamento di tre gruppi a carbone». Pur rilevando che questa sia stata una sorta di imposizione del governo dopo il taglio al gas russo, l’esponente di Mrs aggiunge che l’azienda elettrica «sta guadagnando proprio tanto senza lasciare un solo euro al territorio». Da qui la critica a Rossi per non aver preteso la sottoscrizione di una convenzione per questa circostanza (con la relativa mancanza di fondi). «Ed allora – si chiede ancora Luperti -, quale migliore occasione se non quella di finanziare l’America’s Cup? In fin dei conti, cinque milioni e mezzo per Enel sono briciole, mentre i soldi della Regione potrebbero essere impiegati per problemi ben più gravi che vive la città di Brindisi. Adesso vedremo se dalle belle parole si riuscirà a passare a fatti concreti».

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