Zara al posto del Bingo, la delibera passa in commissione urbanistica: 12 gli astenuti di Pd e opposizione

Zara al posto del Bingo, la delibera passa in commissione urbanistica: 12 gli astenuti di Pd e opposizione
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Giovedì 17 Dicembre 2020, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 17:56

Non sembra ricomporsi la spaccatura nella maggioranza del Comune di Lecce sul caso Zara. Oggi è stata infatti approvata in commissione Urbanistica a Palazzo Carafa la delibera sullo spostamento del centro commerciale dall'attuale sede all'immobile dell'ex Ariston di Lecce, che ospita la sala Bingo.

Un passaggio che rientra da tempo nei piani della multinazionale e che prevede il cambio di destinazione d'uso ma con un congruo sconto da parte dell'amministrazione comunale leccese rispetto alla monetizzazione degli standard pubblici previsti in luogo dei parcheggi, impossibili da realizzare nell'area.

Della vicenda si parla da settimane, anche con prese di posizione molto nette, ma la delibera è arrivata oggi in commissione Urbanistica, dove erano presenti anche gli assessori Paolo Foresio (Attività produttive) e Rita Miglietta (Urbanisica) e dove è stata approvata e ora dovrà approdare in Consiglio. Sul voto di oggi pesa la massiccia astensione di parte della maggioranza e dell'opposizione, fatto che ha fatto nuovamente emergere la spaccatura anche all'interno dello stesso Pd. In 12, infatti, in arrivo da Pd e centrodestra, hanno deciso di non esprimersi in assenza del parere del dirigente che attesti la congruità della riduzione del 66% concessa dal Comune alla società. Mentre 9 dei presenti hanno votato a favore. Assenti in tre. 

IL Pd: "Senza parere del dirigente che attesti la congruità della riduzione del 66 % non votiamo la delibera".

«La posizione del gruppo consiliare del Pd in merito alla deliberazione Zara è chiara.

Siamo d'accordo sullo spostamento di Zara all'ex Ariston in via Trinchese al posto di Bingo il cui trasferimento in altro sito consideriamo positivamente. Il punto su cui manifestiamo la nostra netta contrarietà riguarda la definizione dell'importo della monetizzazione calcolato dall'ufficio tecnico in circa 1 milione e 700mila euro ma che viene successivamente ridotto a 577mila euro, passaggio decisivo della delibera che è però privo di parere che motivi tale deroga in quelle percentuali.  Parere che è sempre richiesto, a maggior ragione se si tratta, come nel caso in esame, di provvedimento non di carattere generale ma riferito ad un singolo Intervento e con un bilancio dell'ente in predissesto.  Per queste ragioni nella seduta della commissione urbanistica di lunedì scorso avevamo sollecitato nuovamente la necessità di supportare la deroga del 66 per cento relativa alla monetizzazione dei parcheggi pertinenziali con il parere del dirigente che attestasse la congruità di tale riduzione. Siamo costretti a dover prendere atto che la nostra richiesta è rimasta senza risposta e a dover ribadire che in assenza del parere  non è possibile per il gruppo del Pd approvare la delibera.

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