Tentato stupro a Portoselvaggio, individuato l'aggressore della donna che faceva jogging

Tentato stupro a Portoselvaggio, individuato l'aggressore della donna che faceva jogging
di Giuseppe TARANTINO
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Martedì 30 Ottobre 2018, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 22:01
L'allarme e la preoccupazione si stava diffondendo tra le tante donne sportive che nei fine settimana si addentrano nella pineta del parco di Portoselvaggio per fare jogging. La notizia dell'aggressione sabato intorno alle 12,30 da parte di un maniaco di una donna 50enne di Nardò, che aveva lanciato l'allarme prima sui social network e poi presentato denuncia presso il Commissariato di Polizia di Nardò, in poche ore era rimbalzata da un profilo Facebook all'altro e su tutti i portali di informazione, e già domenica la pineta del parco appariva molto meno frequentata.
Non era la prima volta, comunque, che esibizionisti e malintenzionati prendevano di mira signore e giovani donne, all'interno dell'area protetta. L'ultimo episodio, nel marzo scorso quando un esibizionista aveva infastidito un gruppo di donne che passeggiavano nella pineta e che per allontanarlo lo avevano preso a sassate.
Paura allarme, però, sono destinate a rientrare. Il lavoro degli investigatori che si sono messi subito sulle tracce dell'aggressore, infatti, ha portato a risolvere il caso praticamente in poco più di mezzora. Già nella serata di sabato gli agenti hanno identificato l'aggressore: un uomo di 32 anni con disturbi psichici che proprio nel parco aveva già infastidito diverse donne, anche con atti osceni. Già noto, quindi, alle forze dell'ordine che sull'uomo avevano raccolto nel tempo un corposo dossier comprendente anche alcune denunce per atti di esibizionismo.
La donna già sabato sera, dopo aver presentato denuncia, nel corso di una verifica fotografica aveva riconosciuto senza ombra di dubbio l'uomo che l'aveva aggredita e che aveva tentato di violentarla, confermando l'ipotesi investigativa portata avanti dagli agenti del Commissariato di Polizia di Nardò, coordinati dal vice questore aggiunto Leo Nicolì, con la collaborazione dei carabinieri della stazione di Nardò. Gli investigatori procederanno nelle prossime ore all'applicazione nei suoi confronti di misure cautelari in considerazione, anche, delle condizioni psichiche dell'uomo.
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Decisivo per l'identificazione è stato il dettagliato identikit del suo aggressore fornito dalla 50enne agli agenti al momento della denuncia: la donna lo ha descritto infatti come un ragazzo di circa 35 anni, calvo e alto circa 180 centimetri. «Non so se è italiano aveva aggiunto la donna ha tenuto sempre la bocca chiusa, apparentemente muto». Particolati che hanno messo gli investigatori sulla pista giusta.
La donna, una 50enne di Nardò, ha denunciato di essere stata avvicinata e successivamente aggredita da un uomo, intorno alle 12,30 di sabato scorso, mentre faceva jogging nel parco di Portoselvaggio, lungo il sentiero che dall'ingresso di Villa Tafuri conduce verso la Torre dell'Alto e la scalinata che porta alla baia. L'uomo avrebbe cercato di immobilizzarla per poi tentare di stuprarla. Ma la donna avrebbe reagito e gridato chiedendo aiuto e nel corso della colluttazione avrebbe colpito l'aggressore con dei pesi a manubrio che aveva in mano e che stava usando nell'allenamento. Questo avrebbe messo in fuga l'aggressore che dopo averla scaraventata con violenza per terra si sarebbe allontanato continuando a minacciarla a distanza gesticolando e brandendo un pugno.
 
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