Criminalità nelle imprese e traffico di rifiuti tossici: l'anno giudiziario del Tar. Omaggio alle donne: copertina rosa

Inaugurazione Tar Lecce
Inaugurazione Tar Lecce
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Sabato 22 Febbraio 2020, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 18:29
L'allarme criminalità, la penetrazione nelle istituzioni e nelle imprese. E poi il nodo delle concessioni demaniali. Sono alcuni dei temi trattati dalla relazione per la cerimonia di apertura dell'anno giudiziario del Tar di Lecce. Che inizia con un tocco di colore per un tema drammatico: la copertina rosa della pubblicazione con i dati e la relazione inaugurale, una precisa scelta del presidente Antonio Pasca come «attestazione di solidarietà nei confronti di tutte le donne vittime di violenza fisica e psicologica e in segno di ferma condanna nei confronti di qualsivoglia violenza di genere, auspicando vivamente adeguati interventi legislativi idonei a sanzionare in modo esemplare tali condotte», ha dichiarato Pasca nella sua introduzione.

Il Tar Lecce dà il via al nuovo anno giudiziario; tutti in piedi in ricordo di Angelo Pallara, uno dei penalisti più affermati nel foro leccese, avvocato  di «indimenticata statura professionale».

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Come già avevano fatto i giudici della magistratura ordinaria, anche al Tar risuona l'allarme per quella che Pasca definisce «attività amministrativa collusa» con la criminalità organizzata del territorio. Il presidente, nella sua relazione, conferma il crescente numero di interdittive antimafia. 

E poi c'è l'ambiente, con un riferimento al caso del traghetto carico di rifiuti bloccato l'altro giorno nel porto di Valona, con sei arresti (anche se l'agente marittimo di Brindisi fa riferimento a resti di lavorazioni autorizzate): «Mi chiedo come sia possibile che quel carico sia arrivato fino al traghetto e sia stato caricato senza che nessuno se ne rendesse conto».

Nella relazione non manca il riferimento all'attuale tema delle concessioni demaniali, che fa ancora discutere Italia ed Europa, ricordando anche il convegno organizzato proprio dal Tar Lecce sul tema rinnovo delle concessioni alla luce della direttiva europea "Bolkestein". «Alcuni Comuni hanno concesso le proroghe, altri hanno espresso diniego - si legge nella relazione di Pasca - disapplicando la legge nazionale. Altri ancora in autotutela hanno l'annullamento, altri ancora sono rimasti inerti. La soluzione non appare semplice».

 
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