Salento, Sos di titolari e gestori dei lidi: «Mancano 30mila parcheggi, stiamo perdendo clienti»

Salento, Sos di titolari e gestori dei lidi: «Mancano 30mila parcheggi, stiamo perdendo clienti»
di Paola COLACI
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Sabato 27 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21:36

Stabilimenti balneari pronti a ripartire. «Ma senza la possibilità di garantire il parcheggio rischiamo di perdere centinaia di clienti. E in molti casi sta già accadendo». L’allarme è delle ultime ore e porta la voce di titolari e gestori di lidi mentre nel Salento il conto alla rovescia è già scattato. 

La nuova stagione

Allo start ufficiale della stagione balneare 2023 - «Un’altra estate da record sul fronte del turismo» secondo gli addetti ai lavori - manca appena una settimana. L’ordinanza della Regione ha, infatti, fissato al 3 giugno la riapertura delle spiagge. Ed entro quella data tutto deve essere pronto: pulizia e manutenzione ordinaria e straordinaria dei litorali, addetti al salvataggio in torretta a presidio della sicurezza dei bagnanti, e poi servizi igienici fruibili e lettini e ombrelloni posizionati in spiaggia e bar e chioschi aperti. Peccato che all’appello manchino ancora i parcheggi. Migliaia di posti auto. A una stima sommaria almeno 30mila al giorno tra lo Ionio e l’Adriatico. E seppure il tempo a disposizione stia ormai per scadere, da Otranto a Gallipoli e giù a sud ovest lungo il litorale di Ugento e Salve, il nodo non è ancora stato sciolto. A stagione praticamente avviata non c’è ancora traccia delle procedure di autorizzazione degli spazi stagionali per la sosta dei veicoli, a servizio soprattutto dei lidi. Valutazioni di impatto ambientale il cui rilascio compete alla Provincia di Lecce.

E a Palazzo dei Celestini i Comuni costieri avrebbero dovuto rivolgersi per tempo: entro dicembre dello scorso anno a voler essere precisi. A quella data, tuttavia, nessuna istanza sarebbe stata protocollata agli uffici e le richieste sarebbero arrivate oltre i tempi di legge. 


Un ritardo che ora titolari e gestori dei lidi rischiano di scontare in termini di mancate presenze. E dunque di mancati introiti. «A pochi giorni dall’avvio della stagione balneare resta il caos assoluto» tuona Sandro Portaccio, proprietario di Lido Pizzo a Gallipoli e presidente provinciale del Sib (Sindacato italiano balneari). «Abbiamo attrezzato i lidi e selezionato il personale per garantire ai clienti un servizio all’altezza delle aspettative. Abbiamo rimesso a nuovo le strutture e lavorato sodo sul fronte della promozione. E ora che cosa raccontiamo ai clienti? Che in spiaggia abbiamo servizi a 5 stelle ma che non siamo in grado di offrire il parcheggio o un posto auto. Eppure è proprio questa la realtà che rappresentiamo ogni giorno. E sa cosa ci sentiamo rispondere? Grazie, ci penseremo». 

Le incognite sui posti auto

Fase di stallo che resta, dunque. E l’incognita di almeno 10mila posti auto al giorno da reperire in tempi rapidissimi. «Per quanto ci riguarda siamo disposti a prevedere navette che facciano la spola dalle aree parcheggio ai lidi ma individuare gli spazi adeguati è un onere che spetta al Comune. Del resto ricordiamo che numerosi terreni a ridosso dei lidi sono ancora sottoposti a sequestro» incalza Portaccio. Il numero uno provinciale del Sib ne fa, infine, una questione di pubblica sicurezza: «Senza aree idonee da adibire al posteggio andrà a finire che migliaia di auto saranno parcheggiate lungo le provinciali in maniera caotica e disordinata. E il rischio di ostruire il passaggio ai mezzi di soccorso a questo punto sarà più che concreto». Sui posti auto disponibili nei pressi del lungomare Marconi contano, invece, i titolari e gestori degli stabilimenti più a nord della città. Seppure siano costretti a fare i conti con un’altra criticità ugualmente legata ai nodi della burocrazia e ai tempi lunghi del rilascio di permessi e autorizzazioni. «Siamo ancora in attesa dell’ordinanza della Capitaneria in relazione all’interdizione dello specchio acqueo - sottolinea Ranieri Filograna di Lido Piccolo - Un atto propedeutico alle operazioni di ripascimento delle spiagge erose dalle mareggiate dello scorso autunno. All’avvio della stagione manca appena una settimana e ora abbiamo necessità di intervenire in fretta per garantire servizi e sicurezza ai nostri clienti».

L'ordinanza

In una ordinanza sindacale “salvifica” della stagione continuano a sperare, invece, gli imprenditori balneari della costa otrantina. Proprio lì dove il caso è esploso quando il Comune commissariato ha chiesto lumi sulla situazione dei parcheggi agli Alimini. «Non è pensabile che da un momento all’altro vengano meno migliaia di posti auto e aree parcheggio indispensabili a garantire un servizio adeguato ai bagnanti e al contempo la pubblica sicurezza» fa presente Gianfranco Congedo di “Balnearea”. «La stagione di fatto è già partita, abbiamo venduto gli ombrelloni comprensivi del servizio parcheggio e abbiamo ceduto vuoto per pieno i posti in spiaggia alle strutture ricettive - rimarca - Ora una soluzione va individuata, non si può pensare di gestire un flusso di almeno 7mila auto al giorno senza garantire un piano alternativo. Si andrebbe a creare un serio problema di ordine pubblico. Ecco perché è necessario che l’amministrazione ora intervenga, magari attraverso un’ordinanza sindacale».
«Per quanto ci riguarda siamo più fortunati di numerosi altri colleghi potendo contare sui posti auto negli unici due parcheggi privati autorizzati della zona - fa sapere Federico Quarta di “Bagno Lucia” - Ma la criticità è reale e comprensibile: non possiamo tornare all’invasione delle auto in pineta come accadeva negli anni ‘90. Né è pensabile che migliaia di auto trovino posto sul ciglio della strada provinciale. Confidiamo, dunque, nell’esperienza amministrativa del sindaco Francesco Bruni affinché sia individuata una soluzione tampone».

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