Famiglia record nel Salento: ecco come crescere otto figli (il nono è in arrivo). Il racconto di Matteo e Chiara

Famiglia record nel Salento: ecco come crescere otto figli (il nono è in arrivo). Il racconto di Matteo e Chiara
Famiglia record nel Salento: ecco come crescere otto figli (il nono è in arrivo). Il racconto di Matteo e Chiara
di Luana PRONTERA
5 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Dicembre 2023, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 06:34

È comune pensare che le famiglie numerose, per questioni economiche e organizzative, prestino meno tempo e attenzione all'educazione della prole. Tuttavia, Matteo e Chiara, di Alessano, dimostrano l’esatto contrario. Infatti, sono i genitori scrupolosi di sei figli maschi (Mattia, Francesco, Riccardo, Enea, Diego e Luigi Maria) e di due figlie femmine (Azzurra e Ludovica). Mentre si preparano con entusiasmo, all'arrivo di Vittoria, ancora nel grembo materno, condividono e raccontano la loro esperienza quotidiana con straordinaria semplicità e naturalezza. Narrano di fatiche, impegno e della bellezza che, nel corso degli anni, hanno trasformato una giovane coppia in una straordinaria famiglia da record.

Cosa hanno detto

«I nostri figli sono abituati ad essere molto autonomi» spiega Chiara. «Questo alleggerisce notevolmente il carico di lavoro mio e di mio marito.

Per esempio Diego, il penultimo, ha solo tre anni e mezzo ma la mattina si sveglia, lava il viso e i denti, prende i vestiti e li indossa. Lo fa in modo naturale perché imita i fratelli più grandi e a sua volta diventa un modello per i più piccoli». La casa in cui vivono è comoda e ben organizzata. Ci sono tre grandi camere con letti e culle. Un tavolo spazioso capace di ospitare tutti i componenti della famiglia e un grande divano. «Spesso i più piccoli giocano insieme. A volte, la nostra casa sembra una ludoteca ma ci piace tantissimo così com’è!» precisa la super mamma.

Per spostarsi tutti insieme utilizzano un mezzo da nove posti. I giochi sono pochi giochi ma i libri tantissimi. «Non compriamo molti giocattoli perché i bambini si stancano subito e li abbandonano. Ci siamo resi conto che, invece, i libri intrattengono di più e sono un ottimo investimento per il loro futuro». Basta poco per comprendere il peso che l’educazione e la formazione scolastica hanno in questa famiglia così unica da sembrare quasi nata dalla penna di uno scrittore. Mattia, il più grande, ha quasi 19 anni e frequenta l’ultimo anno dell’istituto superiore Salvemini di Alessano, settore turistico. Da grande vorrebbe fare il calciatore. «E’ un sogno che nutre fin da quando era piccolissimo e ancora non ha cambiato idea!» afferma mamma Chiara che aggiunge: «Adesso gioca nella squadra di Ugento dopo aver frequentato per 5 anni la squadra calcio di Fabrizio Miccoli al San Donato». Azzurra ha 14 anni e frequenta il primo anno di liceo scientifico scienze applicate, sempre al Salvemini di Alessano. «Non ha ancora le idee chiare su cosa vorrebbe fare da grande ma si impegna molto in quello che fa» racconta la coppia. Francesco frequenta la seconda media, Riccardo la quinta elementare, Enea la seconda. Tutti e tre giocano a calcio: «Se non si fosse capito, a casa nostra sono quasi tutti appassionati di sport!» ironizza Chiara. Ludovica e Diego sono ancora all’asilo e il piccolo Luigi Maria a casa con la mamma. Ma a questo punto, resta da chiedersi.

Quanto si spende per una famiglia così numerosa?

Quanto spende un nucleo familiare così numeroso per l’acquisto dei beni di prima necessità? Sono spese sostenibili? «Una famiglia come la nostra dovrebbe spendere almeno 300 euro alla settimana ma noi ci accontentiamo di molto meno. Siamo molti attenti alla spesa ed evitiamo gli sprechi. Non è solo un modo per risparmiare ma anche un insegnamento per i ragazzi affinché imparino a vivere bene ma nel rispetto delle risorse a disposizione». Il quadro è quello di una famiglia che basta a se stessa e che ha il necessario per vivere con dignità. Tuttavia, secondo la coppia: «Forse sarebbe opportuno implementare politiche sociali a favore delle famiglie, mettendo a disposizione servizi e attività a costi accessibili. Questo consentirebbe ai genitori di comprendere che avere figli non è come avere una zavorra, al contrario, rappresenta un contributo positivo alla società perché ogni bambino che arriva è un dono speciale sia per la famiglia ché per la comunità».

La giornata tipo

La loro giornata tipo è molto simile alla giornata tipo di qualsiasi altra famiglia con qualche impegno e incombenza in più. I ragazzi studiano, nel pomeriggio praticano sport e fanno i compiti. Matteo lavora tutto il giorno e quando torna a casa si dedica alla famiglia. Chiara ha poco tempo libero ma ogni tanto va dal parrucchiere. «E’ l’unico momento che dedico soltanto a me. Ma sinceramente non m’importa. Sono felice e i miei figli mi donano una gioia che nient’altro mi donerebbe». C’è un messaggio nel progetto di vita di Chiara e Matteo: «Una famiglia non deve avere necessariamente tutto per essere felice. Anzi, spesso è il contrario perché quando ti manca qualcosa gli dai l’importanza che merita. Alle giovani coppie ci sentiamo di dire di non avere paura. I bambini sono una benedizione. Certamente, serve un po' di pazzia e molta pazienza ma ne vale sempre la pena!»

© RIPRODUZIONE RISERVATA