«Puglia, voto di scambio alle regionali 2020», indagati Ruggeri e Pendinelli. I casi di Gallipoli e Aradeo

«Puglia, voto di scambio alle regionali 2020», indagati Ruggeri e Pendinelli. I casi di Gallipoli e Aradeo
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Giovedì 7 Luglio 2022, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:41

Viene contestata anche l'ipotesi di reato di voto di scambio alle elezioni regionali in Puglia del 20 e 21 settembre 2020, nell'inchiesta del pubblico ministero della Procura di Lecce, Alessandro Prontera, e dei finanzieri della Compagnia di Otranto. Ne rispondono l'ex senatore ed ex assessore regionale Totò Ruggeri con l'ex consigliere regionale e neo sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli.

A Gallipoli 10mila euro

Secondo l'accusa avrebbero promesso e offerto denaro ai loro referenti politici dei Comuni del Salento. Comprando pacchetti di voti e indicando il prezzo di ogni singolo voto. Seimila euro ad Aradeo per 120 preferenze e diecimila euro a Gallipoli per 75 preferenze.

Le reazioni

«È desolante il quadro che emerge con i provvedimenti cautelari odierni: concorsi truccati e assunzioni in cambio di voti - tuona il senatore salentino del MoVimento 5 Stelle, Iunio Valerio Romano -  L’arresto, tra gli altri, di un ex senatore e di un ex consigliere regionale, l'obbligo di dimora per un sindaco neo eletto, sono macigni sulla società civile tutta.

Il mio plauso va alla magistratura e alla Guardia di Finanza per aver scoperchiato questa deprecabile vicenda e mi domando come ci possano essere ancora pubblici amministratori che credono di poterla fare franca, questa la vera domanda. Nel 2022 c’è chi ancora crede che può impunemente corrompere, truccare concorsi e ottenere favori illeciti di ogni tipo. Se le accuse saranno provate, auspico pene esemplari. La Puglia, la sua società civile, la sua imprenditoria sana e di eccellenza stanno facendo un percorso decennale di affrancamento da questi atteggiamenti criminali e gli arresti di oggi devono rafforzare la convinzione che la correttezza e l’onestà sono pilastri portanti per una società e un’economia sana. Non ci può essere posto per gli amministratori corrotti», conclude il senatore.

L'amministratore Sergio: «Concorso Sanità Service regolare»

«Da notizie di stampa apparse questa mattina sui principali quotidiani on line, è emerso l’avvio di una inchiesta, da parte della Procura della Repubblica e del GIP del Tribunale di Lecce, che riguarderebbe importanti esponenti politici locali, nell’ambito della quale, sempre sulla base delle notizie attinte da fonti giornalistiche, apparirebbero riferimenti alla società “Sanitaservice Asl Le. Nel rispetto dovuto all’abnegazione e al quotidiano impegno profuso da tutti i dipendenti e collaboratori della Società, e a doverosa tutela della onorabilità della stessa e dei suoi organi tutti, si fa presente che mai e in nessun caso “Sanitaservice ASL LE” è stata interessata da fatti in qualche modo collegati, sulla base delle notizie pubblicate dalla stampa, alle indagini in corso». Sulla vicenda nelle scorse ore è intervenuto anche l'amministratore di Sanità Service, Luigino Sergio. «In particolare, la selezione di 159 unità di personale da destinare ad attività di pulizia/ausiliariato, cui l’indagine sembrerebbe fare un qualche riferimento, è avvenuta con bando ad evidenza pubblica per titoli, preceduta da una prova pubblica preselettiva basata su un set di domande preventivamente messe a disposizione di tutti i candidati mediante pubblicazione sul sito aziendale. In ragione di ciò, alcuna alterazione o altra indebita valutazione dei titoli degli aspiranti candidati è stata resa possibile, avendo tenuto quale esclusivo obiettivo quello della selezione dei migliori candidati partecipanti alla detta selezione ad evidenza pubblica. Per tali motivi l’Amministratore Unico di “Sanitaservice ASL LE”, si riserva di tutelare in ogni sede e in ogni forma la onorabilità e professionalità della Società, ove mai le stesse risultassero in qualche modo lese da fatti che dovessero emergere dalle indagini in corso, ribadendo l’esclusivo obiettivo della Società di collaborare con ASL Lecce, nel pieno ed assoluto rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, nell’ambito dei vari servizi alla stessa affidati dall’Ente controllante».

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