Nardò, ciclabile per le marine: gli ultimi 6 chilometri tra natura, mare e ville

Nardò, ciclabile per le marine: gli ultimi 6 chilometri tra natura, mare e ville
di Giuseppe TARANTINO
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Martedì 9 Novembre 2021, 06:53 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:39

Approvato il progetto esecutivo, ed indetta la gara da 800mila euro, per creare la rete di piste ciclabili. Il circuito che unirà il centro al mare, passando per l’area delle ville storiche delle “Cenate Vecchie” e arrivando fino a Porto Selvaggio. Nardò si appresta a diventare una delle città più “ciclabili” d’Italia, raggiungendo la densità di circa un metro di ciclabile per abitante.
Con una determina a firma del dirigente dell’Area funzionale 1, Cosimo Pellegrino, è stato approvato il progetto esecutivo, redatto dall’ingegnera Federica Rainò e relativo a un percorso ciclabile in grado di unire le arterie ciclopedonali urbane, che oggi si fermano in corrispondenza della rotonda della zona “Pagani”, alle marine e al parco di Porto Selvaggio. Un progetto finanziato dalla Regione con 800 mila euro del Por–Poc Puglia 2014-2020. Con la stessa determina, inoltre, è stata indetta la gara per i lavori tramite procedura negoziata.

La Nardò ciclabile


La Nardò ciclabile, dunque, a breve estenderà la propria rete ad aree suburbane e marine, assumendo anche connotati turistici ed escursionistici, con nuovi percorsi per 6,3 km che si aggiungono ai preesistenti 14,4 km, per un totale di oltre 20 km di percorsi di mobilità ciclabile per la città, che vanno a formare quasi una “bicipolitana”. Il primo tratto riguarda via Francesco Antico, breve strada di collegamento tra la pista di via Caduti di Nassiriya e il Parco dell’Incoronata. Il secondo tratto inizia dalla rotatoria tra via Cuoco e via Bonfante e termina lungo corso Italia. La nascente Cittadella dello Sport in via Cuoco (riqualificazione del centro polivalente e realizzazione del nuovo palazzetto) determinerà, infatti, un notevole incremento di utenze in quest’area.
Il terzo segmento sarà su via Benedetto Leuzzi (la Pagani – Posto di Blocco), l’asse viario principale tra la città e la costa, di notevole interesse turistico, che coincide interamente con la Ciclovia dei Tre Mari (per 2,5 km dalla rotonda dei Pagani fino all’Oasi Tabor).

Il quarto tratto connetterà il parco urbano dell’Incoronata a via Masserei (tracciato storico della via Sallentina) lungo via Vecchia Incoronata, per circa 1 chilometro, e come alternativa ai percorsi verso le marine, consentirà di raggiungere Porto Selvaggio o Torre Inserraglio, intercettando la litoranea.
Infine, il tratto che sfrutterà via Taverna, che sarà riqualificata, per connettere via Leuzzi, l’area delle ville storiche di contrada Cenate Vecchie, gli antichi sentieri della Via Sallentina e la costa. «Con questo intervento – commentano il sindaco Pippi Mellone e l’assessore ai Lavori pubblici, Oronzo Capoti – portiamo Nardò al passo delle città più ciclabili d’Italia, aggiungendo un tassello cruciale per la vivibilità e che consentirà di andare in bicicletta in sicurezza dal centro della città sino alle marine».

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