Municipale: lavoro "estivo" full time per 22 agenti

Vigili urbani in servizio in piazza Duomo
Vigili urbani in servizio in piazza Duomo
di Francesca SOZZO
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Sabato 7 Luglio 2018, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 11:54
Per 22 vigili urbani le ore di lavoro passeranno da 23 a 35 ore settimanali per i soli mesi di luglio agosto. Una scelta che si è resa necessaria per far fronte non solo al periodo di ferie estive, ma anche per l’attività che nel periodo estivo aumenta in maniera esponenziale. Ma dalla minoranza di Palazzo Carafa arrivano già le prime critiche sulla scelta fatta: «Gli operatori di polizia non possono essere trattati da “tappa buchi”», tuona il capogruppo di Grande Lecce Alberto Russi. 
La determina è del 5 luglio scorso con la quale il dirigente, Paolo Rollo, ratifica le richieste del comandante della polizia municipale Donato Zacheo che aveva manifestato la necessità di aumentare le ore di lavoro per 24 operatori di vigilanza - attualmente in servizio a tempo indeterminato e parziale (con 23,20 ore settimanali) portandole a 35 nel periodo compreso tra il 6 luglio e il 31 agosto. Alla base della richiesta, dicevamo, l’aumento dell’attività del settore a causa della vocazione turistica della città e delle sue marine, si legge nella determina, e per far fronte ai turni che nel periodo estivo devono tenere conto delle ferie del personale. Saranno dunque 22 gli agenti (altri due sono già impiegati da altri enti a tempo pieno) che nei due mesi estivi avranno un lavoro a tempo pieno per un costo di 42.500,00 euro provenienti dal capitolo 4500/000 del Bilancio 2018.
«Salvemini dovrebbe ascoltare di più», tuona Russi appresa la notizia. «Mi consta che con una delibera “impone” agli agenti di polizia municipale unicamente per il mese di luglio e agosto, di lavorare a tempo pieno pur essendo assunti part-time». L’incremento di ore lavorative, ricorda il consigliere, sarà possibile a norma dell’art. 208 comma 5 bis del D.lgs 285/92, che permette di utilizzare parte dei proventi derivanti dalle sanzioni a seguito di violazione del Codice della Strada. 
«Il punto della vicenda è che quegli stessi agenti che oggi si vedrebbero aumentare le ore di lavoro per soli due mesi, stanno combattendo una dura battaglia silenziosa per ottenere un impiego a tempo pieno ed uscire così dal lavoro part-time. La determina dirigenziale in questione quindi: riconosce la necessità di incrementare le ore di lavoro al fine di poter garantire un maggior servizio alla cittadinanza, riconosce inoltre la possibilità di recuperare i fondi necessari per farlo, ma allo stesso tempo offende gli operatori di polizia poiché dimostra di trattarli come dei “tappa buchi”, ignorando le loro istanze anche per il bene della cittadinanza. L’ordine e la sicurezza stradale - conclude Russi - non possono essere oggetto di tutela stagionale».
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