Mafia: così le nuove leve si sottoponevano ai riti di affiliazione

Mafia: così le nuove leve si sottoponevano ai riti di affiliazione
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Venerdì 8 Aprile 2022, 21:18 - Ultimo aggiornamento: 21:42

Sembravano superati e persino ritenuti controproducenti i riti di affiliazione, dopo la frase di un boss rimasta scolpita nella storia della Scu salentina: «Le affiliazioni sono condanne certe».

Ed invece l’operazione Game Over ha messo in luce che questi riti siano considerati tutt’altro che superati anche fra le nuove leve: dalle formule con la citazione dei cavalieri leggendari Osso, Mastrosso e Carcagnosso, ai riti della ‘Ndrangheta al “taglio del dito”.

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Le intercettazioni

Di quest’ultima pratica si parla nella conversazione intercettata nella prima serata del 18 gennaio del 2020 per affiliare Daniele De Vergori, 22 anni, a Carlo Zecca.

Zecca: «Questo coltello, quello dell’altra sera è?». A.D.: «No, questo è il coltello che dobbiamo tagliare». De Vergori ride, Zecca lo riprende: «Non ridere, che dietro la spalla con quello ti devo tagliare». Carlo Gaetani: «Non possiamo sorvolare su questa cosa?». Aleandro Capone: «Sì sopra al piede, al pollice. Gaetani: «Diciamo che è una prova...è come si dice...non di forza». Aleandro Capone: «Di coraggio». Uomo: «Facciamoci carcerare qua, sai». Zecca: «Andrea, nascondi bene quel libro, sai?». Uomo: «Questi telefoni devono sparire sino al termine dell’impegno».

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La prova di affiliazione


Ed ancora un’affiliazione o una prova di affiliazione, quella del 31 gennaio 2020. La cerimonia di rialzo della dote con la formula della ‘ndrangheta. Tutto ripreso da una telecamera installata in una sala di via Siracusa. Ci sono Carlo Gaetani, Carlo Zecca ed Aleandro Capone. Gaetani: «Buon vespero e santa sera ai nostri santisti giustappunto questa santa sera nel silenzio della notte e sotto la luce delle stelle e lo splendore della luna formo la santa catena. Giuro di portare sempre con me e se per disgrazia dovrei con le mie stesse mani fratelli di santa società di sgarro e qualsiasi organizzazione e far parte alla santa corona e di e di e di dividere sorte e vita con questi nuovi fratelli». Zecca: «Deve uscire un poco di sangue no?». Aleandro Capone: «Giuro su questa arma e davanti a questi fratelli di non partecipare a nessuna società e a nessuna organizzazione tranne al precedente vangelo e giuro di essere fedele dividendo sorte e vita con i miei fratelli Carletto: a nome di Gasparre Melchiorre e Baldassarre e di noi tutti saggi fratelli presenti e assenti si passa alla terza e ultima votazione al nuovo fratello amato e abbracciato fidelizzato e baciato con giuramento già fatto e con la croce sulla spalla sinistra giurando con lui di essere fedele con gioia e sangue a nome di Gasparre Melchiorre e Baldassare in questo sacro giorno e con la luce delle stelle noi tutti saggi fratelli cavalieri d’onore sformiamo questo sacro vangelo battezzo questo locale come noi lo battezziamo con ferri e catene siamo conformi?».
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