Lecce, l'interesse per la gestione di Parco Belloluogo rischiò di far scoppiare una guerra di mafia

Lecce, l'interesse per la gestione di Parco Belloluogo rischiò di far scoppiare una guerra di mafia
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Venerdì 8 Aprile 2022, 21:41

Una nuova guerra sanguinaria fra clan per l’aggiudicazione della gestione del Parco di Belloluogo? Un rischio che si sarebbe corso quattro anni fa quando questo polmone verde della città fu assegnato alla famiglia di Andrea Pepe, indicato nella sfera di appartenenza del clan guidato dal boss ergastolano Cristian Pepe. A quella gestione sarebbe stato interessato anche l’imprenditore Giampiero Schipa, indagato in questa inchiesta con l’accusa di appartenere all’associazione mafiosa di Maurizio Briganti. Se ne parlò, se ne discusse, ma sarebbero stati presi in considerazione anche metodi violanti come l’eliminazione fisica sia di Andrea Pepe che di Schipa. Intanto, siano a novembre 2020, il blitz Final Blow con l’arresto di Andrea Pepe mise in moto le procedure di revoca del Comune e l’interdittiva antimafia della Prefettura di Lecce.

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L’interessamento dei due clan egemoni in città è stato dedotto dalle conversazioni ambientali e telefoniche. Avrebbero dimostrato che Giampiero Schipa si fosse lamentato con Carmen Blago, moglie di Maurizio Briganti, di essere stato estromesso dalla gara per l’aggiudicazione del bando per la gestione del Parco Belloluogo. E che Carlo Zecca e C.C. avrebbero avvicinato Andrea Pepe per chiedergli chiarimenti.

Questi spiegò che Schipa all’epoca della pubblicazione del bando non avesse i requisiti per partecipare. E, pur di non far vincere altri concorrenti, i Pepe avevano gareggiato e si erano aggiudicati l’appalto. Andrea Pepe ne parlò Stefano Monaco, Totti Pepe e Valentino Nobile: «Sono venuti due scemi per i parcheggi e mi hanno detto....sai...ha detto....mi sta mandando Carlo...i parcheggi li dobbiamo prendere noi. Ha detto, non lo conosci Carlo». Nobile: «Zecca». Andrea Pepe: «Il genero di Briganti... ho detto...no, non lo conosco».

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Sempre dalle conversazioni è stato stabilito che M.G. avesse riferito a Totti Pepe del beneplacito dato da Maurizio Briganti ad eseguire un’azione violenta contro Andrea Pepe per mano di killer provenienti da un’altra regione. Per allontanare i sospetti e distogliere Totti Pepe dal credere che fosse stata una ripicca di Briganti. Totti Pepe, a sua volta, aveva replicato che non avrebbe esitato a colpire Schipa. Inoltre M.G. aveva informato Totti Pepe di essere a conoscenza del fatto che Schipa avesse preannunciato ad Andrea Pepe una visita di Nicola Greco. Quest’ultimo però, avendo appreso che fosse il clan Pepe a gestire il parco, avrebbe poi desistito dall’incontrare Andrea Pepe.
Queste le affermazioni più allarmanti. La prima: «Che mandi a dire che si deve fare l’azione ad Andrea». La seconda, attribuita a Totti Pepe: «Vado a colpire Giampiero al volo».</CL>
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