Lovely, cucce con eternit e cibo pieno di blatte: il report della Asl

Lovely, cucce con eternit e cibo pieno di blatte: il report della Asl
di Stefano MARTELLA
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Lunedì 15 Luglio 2019, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 09:32
Box con cucce fatiscenti, piene di eternit e privi di copertura dalla calura estiva e dalle intemperie. Ciotole con crocchette con presenza di blatte. Fossa biologica coperta alla buona con una carriola rovesciata. Il cancello esterno privo di orari di apertura al pubblico. Il Lovely continua a essere un problema irrisolto della città. Una storia annosa quella del canile sulla Lecce-Torre Chianca, che ospita 55 cani anziani di proprietà del Comune di Lecce, il cui sostentamento, cure mediche e benessere sono pagati con soldi pubblici.

Da qualche giorno sulla struttura è puntato il faro della Procura, che sta indagando con il pubblico ministero Giovanni Gallone. Non una novità per il canile in questione, che subì due sequestri sanitari, nel 2011 e nel 2013, da parte dei carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni per la mancata ottemperanza di alcuni obblighi di legge. Ad agosto scorso il canile ha avuto un cambio di proprietà, e la proprietà è passata nelle mani di Domenico Clemente. Ma la situazione non sarebbe migliorata.

«Le blatte sono ovunque perché la disinfestazione, che andrebbe fatta ogni mese, non viene fatta da maggio. Inoltre, i cani sono senza antiparassitari da agosto scorso, periodo in cui si insediò la nuova gestione e in cui ci venne chiesto di stringere sulla quantità di cibo da somministrare ai cani», afferma Elena Pescatrice, ex volontaria della struttura, che ha presentato la denuncia che ha dato il via alle indagini con l'ispezione effettuato dai Carabinieri forestali, Guardie zoofile e Asl.

Domenico Clemente non vuole rilasciare dichiarazioni, per conto suo parla l'avvocato Ivan Feola, che sottolinea come «ad oggi i miei assistiti non hanno ricevuto alcun atto ufficiale da parte dell'autorità giudiziaria, che li qualificasse come indagati. È vero, tuttavia, che è stato eseguito un sopralluogo presso il canile dall'Asl di Lecce e dai Carabinieri forestali e in tale circostanza gli ufficiali di polizia giudiziaria hanno verificato l'assenza di condizioni di sofferenza dei cani presenti, tanto che non è stato effettuato nessun sequestro, in ragione dell'ottimo stato di cura e salute dei cani».

Ma il verbale che l'Asl ha redatto e inviato al sindaco di Lecce Carlo Salvemini è di tutt'altro tenore. L'ente sanitario si è trovato davanti una situazione con «gravissime carenze igienico strutturali si legge testualmente nella relazione che non solo non garantiscono condizioni di benessere agli animali ospitati ma pongono anche ad elevato rischio la salute e la sicurezza del personale che opera nell'impianto. L'impianto in questione continua a operare come struttura di ricovero di cani in totale assenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente e in presenza di carenze strutturali aggravatesi ancora di più nel tempo».

Il documento dell'Asl riferisce anche di lavori in corso all'interno del canile. Infatti, adiacente al Lovely è stato costruito un lungo muro di cinta, al cui interno dovrebbe essere costruito un gattile. O meglio, un oasi per i gatti, puntualizza sempre l'avvocato Feola. Al Comune è stata già depositata la richiesta a costruire. Per Clemente sarebbe il corollario della sua attività, considerato che svolge anche il servizio di pronto soccorso felino per conto del Comune. Tutte questioni su cui l'amministrazione comunale dovrà decidere e la magistratura fare chiarezza.
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