L’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo blinda la ricandidatura del sindaco uscente Carlo Salvemini in vista delle amministrative del 2024. L’ipotesi “primarie” per il centrosinistra? «Non possono essere una soluzione dell’ultimo minuto»
Sebastiano Leo, assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, rispetto all’ipotesi di ricandidatura di Carlo Salvemini alle amministrative del 2024 partiti e movimenti hanno evidenziato posizioni diametralmente opposte. Lei che idea si è fatto di questo dibattito? Il vero problema è Carlo Salvemini?
«Credo che i problemi siano ben altri, che i cittadini si aspettino un senso di responsabilità e risposte più concrete mentre a volte ci si perde in discussioni che non hanno fondamento. La politica deve confrontarsi rispettando le parti, ma soprattutto ha l’obbligo di dare voce alle esigenze della città. Le discussioni politiche, per quanto legittime, devono perciò porsi un fine: il raggiungimento di una visione comune. Fino a questo momento Salvemini ha rappresentato un’opportunità per Lecce, e questo è il punto di partenza per pensare alle prossime amministrative. In un’ottica costruttiva ritengo invece che sia necessario procedere in modo coeso e determinato ponendoci come obiettivo il bene della città».
In questo contesto qual è la posizione dell’area civica che lei rappresenta con il suo gruppo Per la Puglia?
«Il gruppo Per la Puglia sostiene la candidatura di Carlo Salvemini, il nostro candidato è sicuramente lui, condividendo e rilanciando un progetto e un percorso già intrapreso ancora prima delle elezioni stesse. Questa è la nostra indicazione in cui rimarchiamo la necessità di condivisione, di confronto nel solco di una democrazia partecipata. Le civiche rappresentano una parte importante dell’elettorato a cui bisogna dare riscontro con azioni, con il giusto peso rappresentativo. Condivido le posizioni assunte dal mio collega Alessandro Delli Noci e dall’onorevole Claudio Stefanazzi rispetto a Carlo Salvemini. Ritengo infatti che l’attuale sindaco e l’intera amministrazione abbiano svolto un buon lavoro a Lecce, e che non ci siano motivi di delusione. Al contrario, sarebbe necessario far conoscere, comunicare alla città quanto è stato fatto in questo mandato elettorale, far vedere i progressi della città, e questo è un compito che spetta anche ai partiti e movimenti che hanno sostenuto questa amministrazione. Dare il giusto riscontro alla grande maggioranza che ha già sostenuto il sindaco e che oggi si trova nuovamente a dover scegliere. Credo che avendo intrapreso un percorso decisamente positivo per la città, Carlo Salvenini debba avere la possibilità di continuità, la possibilità cioè di dare seguito alle azioni già intraprese e di poter continuare su quella scia che ha portato ha dato slancia alla la città di Lecce».
Il presidente della Provincia Stefano Minerva, pur riconoscendo l’autorevolezza del sindaco uscente, ha posto l’accento sulla necessità di procedere con le primarie per legittimare la coalizione. Qual è la vostra posizione rispetto?
«Credo che le primarie possano essere uno strumento di scelta democratica capace al contempo di rafforzare una candidatura e allargare il consenso se tutti siamo convinti che possa essere uno strumento utile per la scelta del candidato.
In che modo Per la Puglia sarà protagonista della partita leccese? Con un vostro candidato alle primarie o piuttosto con una lista in seguito?
«Per la Puglia sarà un gruppo decisivo in questa competizione elettorale con una lista a supporto del sindaco Salvemini. Come sempre rappresenteremo quella parte ampia della popolazione moderata che nell’ambito del centro sinistra contribuirà, come ha fatto finora, alla costruzione di un progetto propositivo per la città. Continueremo ad essere a supporto di questo progetto politico, lo faremo in modo incisivo e sempre dando voce ai cittadini».
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