Nel fascicolo sono finiti i nomi del barista M.S., 31 anni, di Veglie, e della promotrice finanziaria F.C., 43 anni, di Galatina, licenziata per questa vicenda a giugno dell’anno scorso dalla sua banca. E’ stato lo stesso istituto di credito a dare il via all’inchiesta con l’esposto presentato in Procura.
All’attenzione degli inquirenti c’è anche una terza persona, sospettata di essere rimasta dietro le quinte di questa operazione che sembra aver colpito l’irrefrenabile desiderio di tanti risparmiatori di vedere fruttare rapidamente, con tutte le garanzie del caso ed anche con guadagni da favola, il denaro accumulato in una vita di lavoro o grazie a qualche lascito.
«Rendimenti che nessuna banca al mondo, né in Italia, potrà mai garantirvi», prometteva due anni sul suo profilo Facebook la compagnia definitasi specializzata in investimenti pubblicitari online. «Avete letto bene: garantirvi (scritto tutto in maiuscolo, ndr).
Infatti investire in pubblicità online è un investimento assolutamente senza rischio per il vostro denaro». Ed altro ancora per sottolineare la massima sicurezza nell’investimento e nella precisione dei pagamenti e il non condizionamento dei mercati finanziari.Al vaglio dell’inchiesta il sistema che vede circa 400 risparmiatori salentini in attesa dei guadagni promessi con gli investimenti. Il ruolo della promotrice F.C. sarebbe consistito nel mettere nel mettere a disposizione di M.S. un pacchetto clienti. Si sarebbe, in altre parole, fatta garante della serietà dell’investimento, la ex bancaria. Il resto lo avrebbero fatto le proposte allettanti: rimesse mensili e capitale investito vincolato per un anno. E i profitti? Questo lo schema proposto: 19mila 999 euro investendo 10mila euro, con tassi dell’1.5 % mensile e 18% annuo; 29.999 euro, investendo 20mila euro, con 2% mensile e 24% annuo; 39.999 euro investendo 30mila euro, con 2.5% mensile e 30% annuo; 49.999 euro, investendo 40mila euro, con il 3% mensile ed il 36% annuo; 199.999 euro, investendo 50mila euro, con il 4% mensile ed il 48% annuo; 699.999 euro, investendo 200mila euro, con il 5% mensile ed il 60&% annuo.
Quest’ultima cifra è stata investita da un salentino che ha creduto nell’investimento per l’acquisto di spazi pubblicitari su internet. L’acquisto di banner - prometteva la compagnia - dei siti e dei motori di ricerca più cliccati.
Invece di quegli investimenti non è tornato indietro nemmeno un centesimo. Perlomeno ]a quei 400 investitori che si sono rivolti all’autorità giudiziaria, alcuni dei quali sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Romano.
Gli indagati sono difesi invece dall’avvocato Stefano de Francesco.