Otranto, respinta la richiesta di sequestro dei pontili

I pontili comunali
I pontili comunali
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Martedì 9 Giugno 2020, 16:39
Il Tribunale del Riesame di Lecce ha respinto la richiesta di annullare il dissequestro dei pontili comunali del porto di Otranto. Nella mattina odierna i tre giudici del collegio (relatore Antonio Gatto) hanno rigettato l'appello presentato dal pubblico ministero della Procura, Maria Vallefuoco.

La decisione comporta di conseguenza la conferma della decisione che i pontili potranno restare installati dall'1 maggio al 31 ottobre, ossia nei temini previsti dall'autorizzazione rilasciata dalla Capitaneria di porto. Su questa procedura pende la decisione di merito del Tar, dopo l’ordinanza cautelare emessa il 10 aprile che ha sospeso la decadenza del nulla-osta stagionale all’anticipata occupazione del tratto di mare dove sono installati i pontili, accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati Mauro Finocchito e Federico Massa per conto dell’amministrazione comunale.

Decisione che aveva fatto da presupposto alla richiesta di dissequestro presentata al giudice Tosi dal legale nominato dal Comune di Otranto per seguire gli aspetti penali di questa vicenda, l'avvocato Francesco Vergine.  L'esito dell'udienza di ieri mette così al sicuro gli oltre 250 posti barca comunali fino al 31 ottobre. Da quella data in poi i pontili dovrebbero essee smontati, fatte salve altre iniziative sul piano giudiziario. 

L’appello della Procura chiedeva l’annullamento del decreto di dissequestro del giudice: «Ritenuto di condividere le argomentazioni poste a fondamento dell’istanza suddetta poiché fondate in diritto e conformi alle risultanze in atti», ha scritto il giudice Tosi in calce all’istanza dell’avvocato Vergine. «Tale da incidere sulla effettiva sussistenza del periculum in mora necessario a confermare la misura cautelare reale, per questi motivi revoca il sequestro preventivo in atto e dispone la restituzione di quanto in sequestro al Comune di Otranto, nella persona del sindaco pro-tempore».

La difesa ha invece sottoposto al Riesame la condivisione della tesi basata innanzitutto sull’ordinanza cautelare del Tar di Lecce, il pubblico ministero Vallefuoco aveva sostenuto che fosse perlomeno opportuno attendere l’udienza di merito del 27 maggio La prima ordinanza di sequestro del giudice Tosi era stata eseguita il 5 dicembre e quella di conferma del Riesame arrivò il 27 dicembre. 

La Procura ora potrà ricorrere in Cassazione, con tempi di fissazione dell'udienza che potrebbero andare oltre il 31 ottobre.
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