Resta ai domiciliari il medico che ha picchiato il paziente: no alla revoca

Un'immagine dell'aggressione
Un'immagine dell'aggressione
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Sabato 18 Aprile 2020, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 08:56
No alla revoca degli arresti domiciliari per il dottore Vincenzo Refolo, 58 anni, di Calimera, privato della libertà personale due settimane fa con l'accusa di avere sbattuto a terra e picchiato con calci e pugni un paziente di 86 anni. Il Tribunale del Riesame (presidente Carlo Cazzella, a latere Anna Paola Capano e Antonio Gatto) ha rigettato la richiesta dell'avvocato difensore Gabriele Valentini di revocare o attenuare l'ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari Giulia Proto che accusa il dottore Refolo di lesioni personali aggravate dai motivi futili, dall’età e dalle condizioni di salute della vittima, come pure dall’esercizio di medico curante di base del servizio sanitario nazionale.  

Il dottore Refolo è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Calimera, su richiesta del procuratore capo Leonardo Leone de Castris e del sostituto Massimiliano Carducci.

«Una reazione inconsulta», aveva ammesso il medico in seguito e dopo che il paziente è stato ricoverato con una prognosi di 25 giorni. L'aggressione è quella ripresa dallo smartphone di un automoblista fermo davanti allo studio medico di Calimera: nel filmato che ha fatto il giro del web, paziente e medico litigano. Il dottore Refolo gli da uno spintone, lo fa cadere e poi lo colpisce con calci e pugni.

L'indagato ha sostenuto di essere stato a sua volta aggredito poco prima all'interno del suo studio, fisicamente ed a parole. Circostanza che non deve avere convinto i giudici del Riesame, come non aveva convinto il gip che aveva emesso la misura.
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