Guerra ai botti: parte la campagna del Comune di Lecce

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Martedì 27 Dicembre 2016, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 17:23

Guerra ai botti per Capodanno. L'assessore all'Ambiente Andrea Guido chiede il supporto di tutte le forze dell'ordine inviando una posta certificata al Prefetto, al Comando Provinciale dei Carabinieri, al Questore, alla Guardia di Finanza e al Comandante della Polizia Locale. Guido chiede che venga rispettata la norma comunale che vieta l’utilizzo dei fuochi d’artificio e invita ogni organo, per quanto di competenza, ad entrare anche nel merito della distribuzione in città degli stessi attraverso controlli più accurati sulle rivendite e sui materiali pirotecnici. Guido ha già specificato che in ballo non c’è solo la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali ma anche la qualità dell’aria che si respira. I fuochi d’artificio, infatti, sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo). Questa sostanza è costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Per ogni 270 grammi di polvere nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili. Ecco, quindi, quanto costa anche in termini d’inquinamento il Capodanno.

«Il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Lecce - ha fatto sapere Andrea Guido - prevede già dal lontano 1964 che nessuno può, senza speciale autorizzazione, accendere polveri o liquidi infiammabili, o fuochi artificiali in qualsiasi modo in luoghi sia pubblici sia privati non adibiti allo scopo. La norma è stata ripresa ovviamente anche dal nuovo Regolamento di Polizia (art.8) approvato giusto qualche settimana fa e con il quale si definiscono sanzioni fino a 300,00 euro per i contravventori. Questo è il motivo per cui il mio assessorato non ha mai promosso alcuna ordinanza per vietare l’esplosione dei botti di Natale e Capodanno. La norma a Lecce esiste da 50 anni, ed esistono anche le sanzioni. Per questo motivo il mio lavoro e quello del mio staff si è sviluppato su 2 livelli: uno comunicativo attraverso la campagna Ogni Botto è un’Esplosione di Paura, uno istituzionale che ha coinvolto Prefettura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Questura e Polizia Urbana per il controllo sul rispetto del nostro Regolamento, per accertare la legalità e la provenienza dei botti in vendita presso le numerosissime rivendite ambulanti verificando anche l’eventuale abusività delle stesse. Rivolgo il mio appello  - ha concluso Guido - a tutti i cittadini affinché rinuncino ai botti di fine anno e prendano ogni precauzione per proteggere gli animali e l’ambiente».

 

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