Gasolio al posto dell'acqua: il mega yacht resta in porto a Otranto

Gasolio al posto dell'acqua: il mega yacht resta in porto a Otranto
di Elio PAIANO
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Venerdì 15 Luglio 2022, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:00

Curiosa disavventura per uno yatch ormeggiato al porto di Otranto: gasolio al posto dell’acqua. Sarebbero dovuti andare in Grecia ieri mattina all’alba dopo una sosta di un paio di giorni ad Otranto, ma lo yatch Okean Soul, elegante imbarcazione di lusso, ha avuto uno stop forzato. Durante il bunkeraggio, infatti, dei previsti 5.500 litri di gasolio, il distributore ha visto la pompa bloccarsi a soli 2.400. Un vero mistero, risortosi solo con un’ispezione diretta.

Cosa è successo

Semplicemente, infatti, il gasolio era stato imbarcato nel serbatoio dell’acqua e non in quello del carburante. In pratica, durante le operazioni, per una disattenzione, l’equipaggio dell’imbarcazione aveva sbagliato l’inserimento della pompa fornendo carburante al serbatoio dell’acqua potabile. Per fortuna che la capienza dei due serbatoi era molto diversa e che l’imbarcazione era a secco, quindi necessitava del pieno di carburante. Altrimenti, se si fosse trattato di un semplice rabbocco, ci si sarebbe ritrovati in panne perché, subito dopo il pieno di gasolio erano in procinto di fare il pieno di acqua. È ovvio che ciò avrebbe mandato in panne i motori e l’imbarcazione sarebbe rimasta ferma senza possibilità di essere governata.

 

Insomma, un pericolo anche abbastanza serio. Immaginate, infatti, se qualcuno avesse prelevato dell’acqua per fare una doccia o per cuocere la pasta, trovandosi inondato di gasolio.

L'intervento di bonifica

Per le operazioni di bonifica è intervenuta una ditta specializzata (la Ecologia Semerano di Ostuni) che ha provveduto a svuotare e bonificare il serbatoio dell’acqua potabile, destinato ad un utilizzo importante quale quello della cucina di bordo e dei bagni.

Nel pomeriggio si è provveduto a rifare il pieno di gasolio per poi verificare che l’impianto dell’acqua fosse agibile per poi cercare, si spera senza altri inconvenienti, di attraversare il Canale d’Otranto.

Nel frattempo, l’area di rifornimento a mare per piccole imbarcazioni da diporto è rimasta ferma e non operativa fino al termine delle operazioni. Insomma, il rischio è stato abbastanza serio, ma tutto è andato per il meglio e l’emergenza è stata risolta prontamente.

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