Quando Gallipoli era già l'ombelico del mondo: concerti, cartellone estivo e dolce vita. Era l'estate dell'82

Quando Gallipoli era già l'ombelico del mondo: concerti, cartellone estivo e dolce vita. Era l'estate dell'82
di Antonella MARGARITO
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Venerdì 21 Luglio 2023, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 18:06

“Se volete annoiarvi non venite a Gallipoli”. Era l’estate del 1982, e questo slogan (chissà chi lo aveva inventato) applicabile facilmente alle attuali estati, non imperversava certamente su facebook, che non esisteva, ma su di un giornale locale chiamato “Fontana Greca”.
Era l’estate del 1982, l’11 luglio l’Italia batteva la Germania Ovest con un fantastico 3-1 e vinceva i Mondiali, mentre alla radio imperversava la voce di Phoebe Cates con il suo "Paradise", primo in classifica per tutta l’estate ma anche quello di Rettore con Lamette e di Miguel Bosè con Bravi ragazzi. All'epoca Gallipoli era già l’ombelico del mondo, la meta sognata, forse non solo dai giovani come lo è prevalentemente ora, ma delle famiglie e/o di coloro che ambivano ad una vacanza dal sapore di sale e di mare.

I grandi nomi della musica allo Stadio

La città ionica si spartiva con Lecce, in maniera equa e solidale, i migliori cantanti, per non parlare del tabellone estivo, davvero di tutto rispetto. A luglio alcuni concerti a Lecce, ad agosto a Gallipoli.

A Lecce, allo stadio comunale Claudio Baglioni e Francesco De Gregori, a Gallipoli invece, anche qui allo stadio comunale, Eugenio Finardi, Pierangelo Bertoli, Franco Battiato.

La lunga estate gallipolina iniziava molto presto, il cartellone estivo a maggio e finiva a settembre, e ce n’era per tutti i gusti. Feste, sagre, “recite”, concerti sinfonici, opere liriche (luglio 1982: Barbiere di Siviglia e Rigoletto), ma anche mostre e regate.

Era l'epoca in cui i migliori ristoranti gallipolini proponevano menù turistici di tutto rispetto. “Mangiar bene spendendo poco”, questo lo slogan che li pubblicizzava. Si partiva da 6.500 lire (circa tre euro odierne), dal mitico Mesciu Peppe, a Lido Conchiglie, e al “Ponticello” a Rivabella, per arrivare ad un massimo di 9.500 lire a Lido San Giovanni, e 9.000 lire a Marechiaro, al Tavernone e alla pensione Florida. 


Era l’estate in cui i ragazzi facevano il bagno al “Lazzaretto” e alla “Purità”, i “signori” a Lido San Giovanni, dove su quella rotonda sul mare si consumavano amori estivi e balli del mattone e si vivevano sprazzi di dolce vita.
Era l’estate del 1982 e a Gallipoli come in tutta Italia, si sorrideva.


(le foto del giornale fanno parte della collezione di Alessandro Magni che le ha gentilmente concesse)

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