Com’è nata l’idea di questo spettacolo che parlasse di te?
«Quando ero in tournée con Panariello, Alberto Di Risio che era uno dei suoi autori e oggi anche il mio, ha avuto l’intuizione che ci ha portato dove siamo. Era convinto che non fossi solo un cantante ma anche un entertainer in grado di tenere uno spettacolo a teatro che parlasse della mia vita. All’inizio pensavo fosse pazzo, mi ha messo alla prova e devo dire, con grande modestia, che aveva ragione. Il teatro è una roba seria e per me è come dare un esame all’università. Sto vivendo un sogno meraviglioso e il calore del pubblico mi rende tanto felice. Sono in fibrillazione e non vedo l’ora di ricominciare».
Si ricomincia dalla Puglia.
«Sì, per me questa terra è una comfort zone, ho tantissimi amici qui. I pugliesi hanno sempre avuto una bella attenzione per me e questo mi fa sentire sicuro, di condividere con loro questa gioia e di rifugiarmi da loro nel caso in cui le prime date non dovessero andare benissimo. Un pubblico amichevole che ti abbraccia e ti fa sentire nel posto giusto».
Quali sono le canzoni del tuo repertorio che hai deciso di portare a teatro?
«Ci sono tutti i miei successi da “Sotto questo sole”, “Ladri di biciclette” ma anche numerosi omaggi ai miei maestri come Toto Cotugno, Carosone e Jannacci. Quello che siamo oggi lo dobbiamo anche a coloro che ci hanno insegnato tanto».
Raccontaci uno dei tanti momenti vissuti nella tua carriera, che ti ha particolarmente divertito e che porti sul palco.
«C’è un ricordo esilarante che di cui parlo durante lo spettacolo, una volta arrivarono due fratelli gemelli a fare il provino da me ma c’era un problema: si odiavano. Bisognava farli convivere in maniera perfetta, perché poi quando fa il concetto la musica deve essere perfetta. Quindi c’è la necessità di una sinergia ed un’unica linea. La musica riuscì a risolvere il dilemma e a metterli d’accordo. E poi il resto non posso spoilerarlo».
Il 2023 ti ha visto protagonista della 18ª edizione di ‘Ballando con le stelle’ su Rai 1 al fianco di Milly Carlucci, che esperienza è stata per te?
«Meravigliosa, perché dopo tanti anni, il pubblico continua a volerci bene. Essere presente nel classico varietà del sabato sera è stato superlativo: l'alchimia, il ballo, l’eleganza, la musica dal vivo e la grande orchestra ti portano a prepararti a fare le cose fatte bene e ad avere risultati incredibili in termini di pubblico. E, con mio grande stupore, anche di quello più giovane».
Sul palco, oltre a Belli, ci saranno Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli. Prodotto da Pb Produzioni, lo spettacolo toccherà, tra le altre città, Perugia (Teatro Morlacchi 25 febbraio), Milano (Eco Teatro 1, 2 e 3 marzo), Bologna (Teatro Celebrazioni 3 aprile) e Roma (Teatro Olimpico 5 aprile).
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