La chiesa di S. Francesco perde calcinacci: rimosse tutte le parti pericolanti

La chiesa di S. Francesco perde calcinacci: rimosse tutte le parti pericolanti
di Vittorio CALOSSO
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Domenica 30 Luglio 2023, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 11:33


Ancora pezzi di storia monumentale di Gallipoli che piovono giù, stavolta dalla facciata dell'antica chiesa barocca di San Francesco D'Assisi, nel cuore del centro storico. Dopo l'allarme lanciato sullo stato di criticità in cui versa la storica fontana di piazza Aldo Moro, nel Seno del Canneto, nella tarda mattinata di ieri si è reso necessario un intervento accurato delle squadre dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino, per mettere in sicurezza un tratto del cornicione superiore della chiesa della riviera dal quale si è staccato un pezzo consistente di pietra di carparo che è poi precipitato e sbriciolato al suolo, sul marciapiede sottostante. Nessun danno, fortunatamente, per persone o per le auto parcheggiate lungo il tratto stradale prospiciente.

Il distacco della muratura


Il distacco del pezzo di muratura è avvenuto sulla parte sinistra del fronte della facciata della chiesa, sul lato che si affaccia sulla zona meno frequentata dai passanti.

Certo il pericolo potenziale è stato non indifferente. E anche lo stato della facciata superiore del luogo di culto della riviera Nazario Sauro, non lascia ben sperare, visto che sono visibili nuove crepe e lesioni, tutto documentato anche nella relazione d'intervento dei caschi rossi. Dopo la segnalazione di alcuni residenti e titolari di attività ristorative della zona, sul posto si è recata una pattuglia della polizia locale, che ha provveduto a bloccare il traffico lungo le riviere in prossimità della chiesa e a transennare tutta l'area a ridosso del sagrato e dell'ingresso dell'immobile. Il tutto per garantire anche l'intervento in sicurezza dei vigili del fuoco che hanno operato con l'ausilio di un'autoscala ed hanno provveduto a rimuove calcinacci e strati di cornicione pericolanti. La situazione di pericolo è stata prontamente calmierata (la chiesa è fruibile dagli ingressi laterali) e della questione sono stati subito informati anche la Curia e il sindaco Stefano Minerva.

Le cause


Il cedimento di parte del basamento in carparo è da attribuire all'azione erosiva degli agenti atmosferici e del maltempo. La chiesa di San Francesco è soggetta infatti all'azione dei venti sia dal versante di tramontana che da quello di scirocco che provocano l'assottigliamento del carparo e quindi si dovrebbe trovare una soluzione per frenare tale azione e impedire i pericolosi cedimenti. Quella zona della riviera Nazario Sauro è quella che risente maggiormente del degrado causato dal passare del tempo e dell'erosione che attaccano in maniera molto consistente. Anche le antiche mura in quel tratto sono fortemente degradate e la stessa chiesa ha subito un corposo intervento di restauro terminato del 2005. È una costruzione barocca il cui nucleo antico risale al XIII secolo, ma i successivi "rimaneggiamenti", intercorsi tra il Seicento e il Settecento, ne hanno radicalmente trasformato la struttura nascondendo le linee medievali originarie. La facciata in carparo, articolata su due livelli è stata rifatta nel 1736 e si presenta al piano terra con un portale introdotto da un portico ad arco.

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