Rubato il menhir di località Manfio a Ruffano. Trafugata da mani ancora ignote la testimonianza preistorica della località che si trova al confine con il feudo di Casarano, sito di grande rilevanza. I ladri hanno lavorato nottetempo ed espiantato il monolite, che, probabilmente, caricato poi su un mezzo idoneo è stato portato via. Comunità sotto choc alla notizia del furto.
Minaccia di buttarsi dal terzo piano, salvato da un poliziotto
Maxi sequestro di beni dopo il furto alla Bnl: sigilli anche a una Jaguar
La storia del Menhir
Rinvenuto in contrada Manfio, da Giacomo Matarrese insieme a Pino De Nuzzo nel 1985, nel corso di un'esplorazione dei territori di Casarano e Ruffano, alla ricerca di grotte ipogee, il menhir era infisso nella fascia scabrosa di un terreno ricco di affioramenti rocciosi e altri interessanti materiali litici. È conosciuto come il Mozzato ed è tra i ritrovamenti più noti dell’area.
I ladri di occhiali tornano nel negozio di ottica, ma il proprietario li riconosce
Le indagini
Le indagini del furto del Mozzato sono affidate ai carabinieri forestali della Compagnia di Casarano: utili al lavoro degli inquirenti potranno essere le immagini catturate dagli impianti di videosorveglianza attivi in zona. L’area è abitata da diverse famiglie, e le testimonianze di alcuni residenti i quali avrebbero visto aggirarsi un pick up arancione nelle ore nelle quali si sarebbe perpetrato il furto.
Il sindaco
«Siamo fiduciosi nel buon esito delle indagini – le parole del sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo – e sul fatto che presto il menhir torni al suo posto. Quella di Manfio è una area di notevole interesse storico e culturale che presto sarà riqualificata grazie a un finanziamento già intercettato».