Incidente nella Capitale: muore un poliziotto penitenziario di 45 anni

Incidente nella Capitale: muore un poliziotto penitenziario di 45 anni
di Luana PRONTERA
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Venerdì 13 Gennaio 2023, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 12:17

Tragedia a Roma: un salentino di 45 anni ha perso la vita a causa di un incidente stradale avvenuto in mattinata. Vani i soccorsi dopo che l'auto guidata dall'uomo è uscita fuori strada.

La vittima

Roberto Cosi, 45enne originario di Miggiano, è morto in un tragico incidente stradale che si è verificato nella mattinata di oggi a Roma dove viveva e lavorava come agente di Polizia Penitenziaria.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi e le autorità competenti.

Per l’automobilista non c’è stato nulla da fare se non constatarne il decesso. Sono in fase di ricostruzione le dinamiche dell’accaduto che ha visto coinvolta una sola vettura, la Mercedes classe B, su cui viaggiava l’automobilista. Secondo i primi rilievi, il conducente dell’auto avrebbe perso il controllo del veicolo uscendo fuori strada per cause in via di accertamento. Fra le ipotesi non si esclude quella del possibile malore.

Il dolore in paese

Il poliziotto non era sposato e non aveva figli. Si era trasferito a Roma da giovane seguito dal fratello, dalla sorella e dall’anziana madre. «La notizia, giunta in paese intorno a mezzogiorno, ha creato non poco sgomento perché Roberto era molto conosciuto e integrato nella comunità miggianese così come l’intera famiglia» afferma il sindaco di Miggiano Michele Sperti. «Vivevano in piazza. Una famiglia molto apprezzata anche perché si è sempre contraddistinta per semplicità, garbo e cordialità. Roberto viveva a Roma da anni ma non è mai stato lontano dalla sua terra e dalla sua comunità così come tutta la sua famiglia che è sempre rimasta ben radicata. Tornavano a Miggiano in estate e tutte le volte in cui avevano la possibilità di farlo. Era sempre una grande gioia» precisa Sperti.
Il sindaco del paese, nell’esprimere cordoglio per la scomparsa del suo concittadino, ha ricordato anche l’amico e il compagno di classe: «Io personalmente sono molto dispiaciuto perché Roberto era mio coetaneo. Abbiamo frequentato insieme le scuole elementari e medie e tra di noi c’era uno di quei legami d’infanzia che non solo non arrugginiscono mai ma si consolidano e si rafforzano nel tempo».

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