«Fermare lo spaccio a Lecce». Vigili in borghese in sei piazze della Movida

«Fermare lo spaccio a Lecce». Vigili in borghese in sei piazze della Movida
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 07:23 - Ultimo aggiornamento: 12:38

Vigili urbani in borghese nei punti “caldi” della Movida: sei piazzette (e strade limitrofe) nel cuore di Lecce controllate nelle ore serali. Obiettivo: prevenire, combattere e fermare i fenomeni illegali - in particolar modo legati al mercato degli stupefacenti - in quelle che nel progetto della Polizia municipale approvato dal Comune vengono definite «piazze dello spaccio».

Le aree a rischio

Sono le aree a rischio del capoluogo che coincidono con quelle più frequentate dai giovani e, dunque, preda di pusher soprattutto nei weekend e nelle ore più affollate: piazzetta Santa Chiara, piazzetta Carducci e dintorni (ex Convitto Palmieri), piazzetta Alleanza (zona via Trinchese e piazza Mazzini), viale dell’Università con via Taranto, Porta San Biagio e, più all’esterno, piazzale Settelacquare. Con i vigili in borghese che, con il supporto di auto “civetta”, potranno anche usare telecamere per i filmati e pedinare (mediante appostamenti e altre tecniche investigative) i sospettati per ricostruire il lato oscuro di un fenomeno - lo spaccio di droga - che rischia di allargarsi a macchia d’olio soprattutto tra i giovanissimi. Come confermato da blitz, operazioni di polizia e testimonianze incrociate tra gli stessi ragazzi.

Il progesso

Caratteristiche e obiettivi sono contenuti nel progetto “Movida Drug-Free” la cui denominazione è già chiara: un’iniziativa concepita a livello nazionale e che nei Comuni più importanti metterà radici nei prossimi mesi. Lecce ha presentato il suo progetto per il finanziamento «di attività volte alla prevenzione e contrasto della vendita e dello spaccio di sostanze stupefacenti nel triennio 2020/2022» come in altre realtà: il piano, redatto dal settore Polizia municipale, è stato messo nero su bianco d’intesa con la Prefettura di Lecce a cui resta il compito di “regia” finale su questo fronte sempre molto delicato. Dettagli, particolari, attività concrete: tutto passato al vaglio degli uffici. Ora l’ultimo step: nei giorni scorsi l’ok della giunta guidata dal sindaco Carlo Salvemini con cui si avvia l’iter per passare dalle parole ai fatti affidando ai dirigenti il mandato per darne esecuzione. 
Una premessa per capire come si è arrivati alla “mappa”. «Le cosiddette “piazze di spaccio” - si legge nel piano - possono essere individuate come luoghi di aggregazione/frequentazione da parte di giovani ovvero in prossimità di alcuni pubblici esercizi. Sulla base dell’esperienza dei servizi svolti dal personale del comando di Polizia locale sono stati individuati i punti critici». I controlli durerrano 6 mesi, salvo deroghe della stessa Prefettura. 
Mappature e obiettivi che, ovviamente, resteranno fluidi. «Il personale - si legge nel piano - svolgerà una preventiva attività di ricognizione delle aree per avere contezza capillare di eventuali “migrazioni” in altri luoghi della “massa giovanile”, individuando, all’occorrenza nuove localizzazioni ed orari di maggior affluenza. Nella stessa fase verranno valutate eventuali criticità per l’osservazione e registrazione video oltre all’individuazione di verosimili nascondigli per le sostanze». Un passaggio, quest’ultimo, molto significativo.
Ogni equipaggio sarà composto da almeno due operatori in abiti civili e mezzo “civetta”: i controlli di un luogo designato saranno non inferiori alle 3 ore.

E c’è l’ok all’uso di filmati. «L’attività - scrive il Comando di Polizia locale - consisterà in osservazione, pedinamenti ed appostamenti anche con l’ausilio di attrezzature video già a disposizione e preliminari ad eventuali interventi programmati o immediati per la repressione di atti illeciti». Controlli soprattutto nei giorni “caldi”. «Anche durante i fine settimana si predisporranno posti di controllo con personale di uniforme, veicoli di servizio, etilometro e drugtest per le violazioni al Codice della strada».

La prevenzione


Ma non finisce qui perché c’è anche il fronte della prevenzione e le tappe nelle scuole restano centrali: 12 incontri tematici «mirati ad accrescere la consapevolezza del rischio che si assume a circolare alla guida di veicoli sotto l’influenza di alcool e droghe in modo da aumentare la coscienza delle conseguenze, anche tragiche, e dei risvolti amministrativi, civili e penali anche con riferimento ai reati di spaccio». Già individuati quattro istituti tecnici destinatari degli incontri: Presta Columella, Scarambone Fermi e polo di piazza Palio. 

Il costo


C’è anche il costo dell’intero progetto: straordinari dei vigili urbani per un totale di 492 ore che valgono circa 14mila euro. «Tempi brevi per passare alla fase operativa», assicurano i promotori del progetto. Il Comune vuole far presto e la comunità ne condivide la priorità.

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