Dalla Francia alla tomba di Moro con un asinello

Dalla Francia alla tomba di Moro con un asinello
di Fabiana PACELLA
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Sabato 21 Novembre 2015, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 10:30
Il cerchio sta per chiudersi, l'avventura finirà nelle pagine di un libro-mosaico, una sorta di acquerello multicolore pieno di esperienze, racconti, personaggi incontrati in sei mesi di viaggio.



Una manciata di chilometri ancora, da Salice Salentino a Maglie, e il sogno di Diana Kennedy, fumettista tedesca, diventerà realtà. La donna, partita il 17 aprile scorso dal paesino del Sud della Francia dove vive da tempo, è balzata agli onori delle cronache per la stravagante idea, che ha preso prima forma poi sostanza, di raggiungere Maglie accompagnata dal suo asinello Gamin, per visitare il Paese che diede i natali allo statista Aldo Moro.

Migliaia di chilometri e la strada sotto ai piedi, da percorrere a piedi, con soste di cortesia, possibili grazie all’ospitalità di contadini e persone incontrate per la via, tutti cameo del Diario di bordo della fumettista.



Diana Kennedy si è innamorata del pensiero e dell’operato del presidente Dc quando - appena 12enne -, seguì attraverso i media la terribile vicenda del rapimento di Moro ad opera delle Brigate Rosse.

Quella ragazzina, divenuta donna, fece sua la sfida di ricordare e omaggiate lo statista, prima attraverso una serie di disegni a lui dedicati, poi con la singolare avventura da globetrotter.

«Una donna straordinaria - racconta Stefania Petito, da Casale San Giovanni a Salice -, con un pozzo di esperienze da condividere, ascoltare. Ci ha regalato grandi, inattese emozioni».



Diane e Gamin, dopo la sosta a Salice Salentino, sono partiti di buon’ora alla volta di Maglie.

Dopo anni di pensieri e sette mesi di cammino e avventure, il sogno di miss Kennedy sta per diventare realtà. Oltre 2mila i chilometri percorsi, nessuno sponsor, un pit stop importante a Torrita Tiberina, in provincia di Roma, per pregare sulla tomba di Moro, decine di incontri sulla strada e una passione sempre viva. Tenuta in piedi dal sacro fuoco della sfida, quella di una donna normale che ha fatto di un uomo speciale la sua spinta propulsiva.